Mobilità
18 luglio, 2025Leasing sociale, fondi per ecobonus e nuove ondate di sgravi. L'Europa tira dritto verso il blocco delle auto con motore termico dal 2035
Se il futuro dell’auto elettrica vacilla, alla fine non restano che gli incentivi. Almeno per l’Europa, dunque, la guerra degli sconti è l’unico rimedio, una “cura” indispensabile e costosa per una progressione nelle vendite di modelli a batteria. Non importa se dagli Usa arrivano segnali di frenata, se in Cina si sta scatenando una guerra dei prezzi a cui il vecchio continente non è in grado di competere. Niente da fare, l’Europa prosegue imperterrita per la sua strada con il blocco dell’auto con motore termico a partire dal 2035.
Il caso Italia
Via, dunque, allo sblocco di fondi destinati agli ecobonus per Italia, Inghilterra, Francia e Germania. Cominciamo dal nostro Paese dove il governo, prima aveva eliminato gli incentivi alla vendita di elettriche per finanziare le infrastrutture di ricarica, per poi ritornare sui suoi passi con una nuova campagna di ecobonus con gli stessi fondi in precedenza destinati alle colonnine di ricarica stradali: 600 milioni messi a disposizione dal Pnrr da utilizzare tassativamente entro giugno 2026.
Non ci sono cifre ufficiali ma gli incentivi che partiranno dalla fine di settembre dovrebbero riguardare auto elettriche con un listino massimo di 35 mila euro (Iva esclusa) ed essere scaglionati in questo modo: 11 mila euro per chi ha un Isee fino a 30 mila euro e 9 mila con Isee a 40 mila. In entrambi i casi servirà rottamare un veicolo Euro 3 o 4.
L’Inghilterra punta al 28 per cento del mercato
Si parte, invece, subito in Inghilterra dove le vendite di elettriche arrancano: 21 per cento del totale rispetto alla tabella di marcia che prevede per il 2025 un obiettivo del 28 per cento. Per la seconda ondata di incentivi sono stati stanziati 650 milioni di sterline (748 milioni di euro) con bonus di 3.750 sterline (4.320 euro) per chi compra una vettura di prezzo pari o inferiore a 37.000 sterline (42.622 euro).
In Francia torna il leasing sociale
Gli incentivi tornano anche in Francia all’insegna dell’elettrica per tutti. Si tratta del ritorno al leasing sociale, istituito nel 2023 e poi bloccato lo scorso anno per mancanza di fondi dopo aver prodotto oltre 50 mila contratti con un canone simbolico di 50 euro al mese. Per il 2025 il budget previsto sarà di 370 milioni di euro, molto meno rispetto ai 650 del 2023. L’iniziativa partirà il 30 settembre e potranno accedervi i cittadini con reddito imponibile inferiore a 15 mila 400 euro all'anno. Il contributo medio per veicolo dovrebbe aggirarsi ai 7 mila euro. Poco meno della metà dei 13 mila euro del primo leasing sociale, cifra che porterà la rata mensile a circa 140 euro. Per altre categorie di beneficiari, invece, il governo francese ha varato per il 2025 un bonus massimo di 4 mila euro, a fronte di un budget da 700 milioni con l’obiettivo di supportare l'acquisto di circa 200 mila veicoli elettrici.
La Germania aiuta le flotte aziendali
Infine, in Germania, l’operazione incentivi riguarderà il mercato delle flotte aziendali che vale circa il 50 per cento delle vendite del Paese. Secondo il provvedimento, le imprese che investono nella mobilità elettrica godranno di un ammortamento accelerato del 75% dei costi di acquisto già nel primo anno. La misura si applica alle auto elettriche con un listino entro i 100 mila euro, acquistate tra il 30 giugno 2025 e il 31 dicembre 2027.
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