Socie nella prima agenzia italiana ad occuparsi di divorce planning, le due autrici – che lavorano con altri avvocati, mediatori familiari, psicoterapeuti e commercialisti – si occupano di tutti gli aspetti della separazione e del divorzio. Lo fanno con spirito pratico, ma non cinico. Convinte, insieme a Woody, che - se è senza dubbio vero che si capisce di che pasta è fatto (l'ex) coniuge davanti a un giudice – non è per questo che bisogna considerare il divorzio la sconfitta di un'intera esistenza.
Si parte, spiega Milena Stojkovic, da una constatazione: “Il divorzio è la fine di una progettualità di coppia, non di un rapporto”. Se infatti dal matrimonio sono nati dei figli, con l'ex coniuge si dovrà avere sempre a che fare. “Non dimentichiamo mai nel lavoro che facciamo di fare capire che i bambini rischiano di diventare vittime dei comportamenti degli adulti. E persino i nonni, di cui si parla poco, che rischiano di non vedere più i nipoti”. Poi, decidendo di intraprendere il passo di porre fine a un matrimonio, sono tanti i gli aspetti da tenere in considerazione. Sia emotivi e che economici.
Per quel che riguarda gli aspetti emotivi, sia Stojkovic che Galeota concordano: se lo stigma sociale associato al divorzio non esiste più, i sentimenti negativi sono gli stessi di un tempo. E non vanno sottovalutati: “gelosia, tradimento, attaccamento alle cose materiali. Sono gli aspetti con cui abbiamo quasi sempre a che fare”.
Per quel che riguarda gli equilibri economici, invece, se è vero la maggiore indipendenza economica delle donne modifica la bilancia del potere all'interno delle coppie, il dato più importante è che il divorzio è costoso. Sia per quel che riguarda le spese legali, sia perché la coppia unita ammortizza i costi, che invece vanno quasi a raddoppiare (dalla macchina alle bollette alla doppia abitazione) quando i coniugi si lasciano.
Per tutti questi problemi Stojkovic e Galeota non offrono soluzioni chiavi in mano, piuttosto i consigli che derivano da una lunga esperienza professionale. Ecco il loro vademecum per rendere meno traumatico il divorzio.
LE COSE DA FARE
- Fare di tutto per capire se la separazione sia davvero l'unica soluzione ai vostri problemi
- Nel processo di separazione focalizzarsi sul presente e sul futuro. Rimuginare sul passato non porta alla soluzione costruttiva dei problemi
- Tenete sempre in mente il benessere dei vostri figli, se li avete. Questo pensiero allontana l'aggressività e risveglia in voi il genitore responsabile
- E' necessario riuscire ad accettare e rispettare l'ex partner come genitore separato. La persona che fino a ieri è stata nostro compagno di vita continuerà ad essere padre/madre dei nostri figli per sempre
- Create un team di persone che possono essere amici, genitori, parenti o colleghi, ai quali potete rivolgervi nel momento del bisogno. Si prevedono mesi durissimi, è difficile farcela da soli
- Fate un esame lucido della vostra situazione legale e finanziaria; subito dopo fate una lista accurata dei vostri effettivi bisogni e quelli dei vostri figli e teneteli sempre in mente durante la negoziazione degli accordi
- Cercate di tenere più possibilmente separati i due divorzi, quello psichico e quello legale, lasciando le emozioni fuori dalle decisioni legali e finanziarie
- Fate in modo che, anche dopo la separazione, i figli possano mantenere i legami e le relazioni con entrambi i genitori e le altre persone importanti della loro vita (nonni, zii etc.). Dovranno sentirsi liberi di continuare a provare amore per tutti i componenti della famiglia e gioia nel frequentarli
- Avvalersi dell'aiuto dei professionisti: la terapia di coppia o la mediazione familiare sono i percorsi che privilegiano la co-responsabilità dei coniugi nella presa delle decisioni.

LE COSE DA EVITARE
Se la cosa certamente giusta da fare forse non c'è, ci sono però delle cose certamente sbagliate. Eccole:
- Evitate di bloccare completamente la comunicazione con il vostro ex partner; nei mesi che seguono la separazione le decisioni da prendere sono tante e il dialogo è necessario per arrivare agli accordi soddisfacenti per tutti.
- Evitate di puntare sempre il dito contro l'altro e cercate di capire quali sono state le vostre responsabilità per la fine del rapporto.
- Non scambiate i vostri figli per mosse del Risiko: non sono pedine per ottenere vantaggi personali (materiali o non);
- Non denigrate l'altro coniuge di fronte ai bambini e non screditatelo
- Non raccontate ai figli bugie che riguardano i motivi della separazione o l'organizzazione del nuovo assetto familiare. A nessuna età.
- Non sovraccaricateli con inutili dettagli che riguardano i motivi della separazione o il processo, soprattutto se non ve li hanno chiesti