La mediatrice familiare Milena Stojkovic e l'avvocato Camilla Galeota hanno appena pubblicato 'Allora ciao. Divorziare senza farsi (troppo) male'. Una guida seria, ma non seriosa, su come affrontare la fine di un matrimonio. Dagli aspetti emotivi a quelli economici. Con un vademecum per non sbagliare

“Non si conosce fino in fondo una persona, finché non la si incontra in tribunale”. Con questa citazione di Woody Allen la mediatrice Milena Stojkovic e l'avvocato matrimonialista Camilla Galeota hanno scelto di aprire un capitolo del loro manuale Allora ciao. Divorziare senza farsi (troppo) male (De Agostini)una guida seria (ma non seriosa) alla contemporanea arte di mettere fine al proprio matrimonio senza rovinarsi la vita.
Socie nella prima agenzia italiana ad occuparsi di divorce planning, le due autrici – che lavorano con altri avvocati, mediatori familiari, psicoterapeuti e commercialisti – si occupano di tutti gli aspetti della separazione e del divorzio. Lo fanno con spirito pratico, ma non cinico. Convinte, insieme a Woody, che - se è senza dubbio vero che si capisce di che pasta è fatto (l'ex) coniuge davanti a un giudice – non è per questo che bisogna considerare il divorzio la sconfitta di un'intera esistenza.

Si parte, spiega Milena Stojkovic, da una constatazione: “Il divorzio è la fine di una progettualità di coppia, non di un rapporto”. Se infatti dal matrimonio sono nati dei figli, con l'ex coniuge si dovrà avere sempre a che fare. “Non dimentichiamo mai nel lavoro che facciamo di fare capire che i bambini rischiano di diventare vittime dei comportamenti degli adulti. E persino i nonni, di cui si parla poco, che rischiano di non vedere più i nipoti”. Poi, decidendo di intraprendere il passo di porre fine a un matrimonio, sono tanti i gli aspetti da tenere in considerazione. Sia emotivi e che economici.

Per quel che riguarda gli aspetti emotivi, sia Stojkovic che Galeota concordano: se lo stigma sociale associato al divorzio non esiste più, i sentimenti negativi sono gli stessi di un tempo. E non vanno sottovalutati: “gelosia, tradimento, attaccamento alle cose materiali. Sono gli aspetti con cui abbiamo quasi sempre a che fare”.

Per quel che riguarda gli equilibri economici, invece, se è vero la maggiore indipendenza economica delle donne modifica la bilancia del potere all'interno delle coppie, il dato più importante è che il divorzio è costoso. Sia per quel che riguarda le spese legali, sia perché la coppia unita ammortizza i costi, che invece vanno quasi a raddoppiare (dalla macchina alle bollette alla doppia abitazione) quando i coniugi si lasciano.
Per tutti questi problemi Stojkovic e Galeota non offrono soluzioni chiavi in mano, piuttosto i consigli che derivano da una lunga esperienza professionale. Ecco il loro vademecum per rendere meno traumatico il divorzio.

LE COSE DA FARE

- Fare di tutto per capire se la separazione sia davvero l'unica soluzione ai vostri problemi

- Nel processo di separazione focalizzarsi sul presente e sul futuro. Rimuginare sul passato non porta alla soluzione costruttiva dei problemi

- Tenete sempre in mente il benessere dei vostri figli, se li avete. Questo pensiero allontana l'aggressività e risveglia in voi il genitore responsabile

- E' necessario riuscire ad accettare e rispettare l'ex partner come genitore separato. La persona che fino a ieri è stata nostro compagno di vita continuerà ad essere padre/madre dei nostri figli per sempre

- Create un team di persone che possono essere amici, genitori, parenti o colleghi, ai quali potete rivolgervi nel momento del bisogno. Si prevedono mesi durissimi, è difficile farcela da soli

- Fate un esame lucido della vostra situazione legale e finanziaria; subito dopo fate una lista accurata dei vostri effettivi bisogni e quelli dei vostri figli e teneteli sempre in mente durante la negoziazione degli accordi

- Cercate di tenere più possibilmente separati i due divorzi, quello psichico e quello legale, lasciando le emozioni fuori dalle decisioni legali e finanziarie

- Fate in modo che, anche dopo la separazione, i figli possano mantenere i legami e le relazioni con entrambi i genitori e le altre persone importanti della loro vita (nonni, zii etc.). Dovranno sentirsi liberi di continuare a provare amore per tutti i componenti della famiglia e gioia nel frequentarli

- Avvalersi dell'aiuto dei professionisti: la terapia di coppia o la mediazione familiare sono i percorsi che privilegiano la co-responsabilità dei coniugi nella presa delle decisioni.
La copertina del libro


LE COSE DA EVITARE

Se la cosa certamente giusta da fare forse non c'è, ci sono però delle cose certamente sbagliate. Eccole:

- Evitate di bloccare completamente la comunicazione con il vostro ex partner; nei mesi che seguono la separazione le decisioni da prendere sono tante e il dialogo è necessario per arrivare agli accordi soddisfacenti per tutti.

- Evitate di puntare sempre il dito contro l'altro e cercate di capire quali sono state le vostre responsabilità per la fine del rapporto.

- Non scambiate i vostri figli per mosse del Risiko: non sono pedine per ottenere vantaggi personali (materiali o non);

- Non denigrate l'altro coniuge di fronte ai bambini e non screditatelo

- Non raccontate ai figli bugie che riguardano i motivi della separazione o l'organizzazione del nuovo assetto familiare. A nessuna età.

- Non sovraccaricateli con inutili dettagli che riguardano i motivi della separazione o il processo, soprattutto se non ve li hanno chiesti

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