L’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, i fratelli Giovanni e Antonio, sono stati arrestati su mandato del gip del Tribunale di Napoli per estorsione, concussione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, calunnia, favoreggiamento personale e riciclaggio, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. I fratelli Cosentino sono titolari di aziende per la distribuzione di idrocarburi.
Altri tre arrestati sono funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe; misura cautelare anche per un funzionario della Regione Campania, due dipendenti della Q8 Petroleum Italia; mandato d’arresto anche per Pasquale Antonio Zagaria e Michele Patrizio Sagliocchi. L’indagine è partita nel 2011 e ha ricostruito illeciti nella gestione degli impianti di distribuzione carburanti da parte della Aversana Petroli, Aversana Gas e Ip Service, società dei fratelli Cosentino.
Secondo il pm di Napoli i fratelli Cosentino, in concorso con dirigenti pubblici, funzionari della Regione e del Comune di Casal di Principe, e complicità di funzionari della Q8, hanno ottenuto rapidamente il rilascio di permessi e licenze per costruire impianti, anche quando c’erano cause ostative. Inoltre avrebbero costretto amministratori e funzionari pubblici locali a impedire o rallentare la costruzione di impianti di aziende concorrenti anche con atti amministrativi illegittimi.
Nella ricostruzione dei magistrati napoletani ha contribuito il titolare di una stazione di servizio in corso di costruzione a Villa Briano, Luigi Gallo, il cui racconto ha trovato riscontri nelle indagini. All’indagine hanno contribuito anche collaboratori di giustizia e l’acquisizione di documentazione sull’apertura di due impianti di distribuzione di idrocarburi al Comune di Casal di Principe e in quello di Villa di Briano.
Attualità
3 aprile, 2014L'ex sottosegretario di Forza Italia in manette insieme ad altre 12 persone, tra cui due suoi fratelli. I reati contestati sono collegati all'apertura di distributori di benzina e vanno dalla concussione alla concorrenza illecita con violenza e minaccia. Aggravati dal metodo mafioso
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