La previsione più prudente è che venerdì 27 novembre 190mila americani si presenteranno a comprare un'arma sfruttando i grandi saldi del "Black Friday", il giorno dello shopping sfrenato a prezzi ribassati negli Stati Uniti. Centonovantamila. Due al secondo. Sarebbe il record di sempre di vendite in 24 ore.
A prevederlo è l'Fbi, che dal 1998 gestisce la banca dati dei "background checks" necessari nei confronti dei clienti che si presentano a comprare una pistola o un fucile in negozio. La portavoce dell'Fbi Stephen Fischer, parlando con The Trace, ha presentato questi dati, mostrando come già negli ultimi mesi tutti i trend siano al rialzo.
A giugno, luglio settembre, e ancora a ottobre, l'agenzia federale ha continuato a toccare nuovi record mensili sui "background checks", le ricerche sul passato criminale sull'acquirente, richiesti. E il venerdì dei saldi è sempre stato un giorno di picco. Queste due tendenze insieme portano l'Fbi a ritenere che domani si arrivi a quella cifra.
Le catene commerciali d'altronde stanno pubblicizzando tutte come possono grandi sconti su mitra, fucili, Beretta da borsetta e altre armi per difendersi dal mondo incerto degli attentati. Non importa se le stesse finiscono nei massacri che l'America ha dovuto affrontare nei suoi cinema, nelle scuole, nelle case, in questi anni.
I dati raccolti dall'Fbi attraverso la banca dati Nics dei "background checks" sono ritenuti i più affidabili quando si parla di armi private. Nonostante possa segnalare non solo nuovi acquisti ma rinnovi di permessi, è l'unica cifra attendibile. E al ribasso: perché in un sondaggio di Harvard il 40 per cento degli intervistati ha risposto di aver comprato la propria pistola senza passare da questi controlli.
Pronti ai saldi insomma. Per aggiungere altre 190mila armi alle 310 milioni stimate in mani di singoli cittadini in Nord America.