"Basta massacri di civili, basta Erdogan". Con questo slogan, e altri di sostegno ai combattenti curdi e al Pkk, la rete italiana di sostegno al Kurdistan prepara una settimana di manifestazioni. Partendo da piazza San Babila questa sera. In occasione della settimana dedicata alla Turchia all'Expo

Milano, Firenze, Palermo, Catania Cortei in solidarietà al popolo curdo

È iniziata sabato a Palermo. Sarà stasera a Milano. Poi Firenze e Catania. La "Rete Kurdistan", network di associazioni, ong e centri sociali che sostengono la causa indipendentista del popolo curdo, lancia una serie di manifestazioni di piazza. L'appello è "contro la repressione e gli attacchi del governo turco" ai combattenti dell'organizzazione militare del Pkk e agli attivisti curdi che nell'ultimo anno hanno combattuto - sostenuti anche dagli Stati Uniti - l'avanzata dello Stato Islamico a Kobane.

Come spiegato da Daniele Santoro su Limes, la politica estera di Recep Tayyip Erdo?an ha avuto una svolta radicale alla fine di luglio, quando la Turchia è entrata ufficialmente in guerra contro l'Isis, con l'apertura dello spazio aereo e di alcune basi all'esercito statunitense. Ma la guerra aperta in estate dal governo turco non sarebbe tanto contro lo Stato Islamico quanto contro i voti persi alle ultime elezioni dal partito nazionalista a favore della sinistra pro-curda. L'obiettivo degli arresti, dei bombardamenti, degli attentati: una escalation di repressione e caos che porti di nuovo la maggioranza assoluta all'Ak parti alle elezioni anticipate di novembre.

«Se la resistenza di Kobane ha suscitato, anche strumentalmente, tanta simpatia, solidarietà e attenzione da parte dei media, lo stesso non si può dire rispetto a quanto accade in Turchia», si legge ora nel comunicato che invita a scendere in piazza il 16 settembre alle 18 sotto il consolato turco di Firenze: «Anzi, come tradizione, i paesi occidentali, da sempre in prima fila nei proclami democratici ed anti-ISIS, stanno di fatto sostenendo il regime turco di Erdogan, concedendo alla Turchia di bombardare indisturbata sia in territorio iracheno che siriano e di gettare i presupposti ad una occupazione turca del nord Siria, nel tentativo di neutralizzare la rivoluzione del Rojava».

La partenza delle iniziative è a Milano. Appuntamento alle 18.30 lunedì 14 settembre in piazza San Babila. «In vista della settimana dedicata alla Turchia da Expo», scrivono i promotori: «lanciamo un’assemblea cittadina per organizzare un corteo che denunci le politiche del governo Erdogan. In Turchia sono ormai più di mille gli attivisti kurdi, che sono stati arrestati, torturati o uccisi in queste settimane, migliaia i civili massacrati e tra gli arrestati ci sono anche diversi sindaci».

Questi attacchi, continua il comunicato: «Sono conseguenza voluta della sconfitta elettorale di Erdogan, che nelle elezioni del giugno scorso non ha ottenuto la maggioranza assoluta a causa dell’importante affermazione dell’Hdp (Partito democratico dei popoli), che con il suo 13% ha superato lo sbarramento e portato la voce dei kurdi e della sinistra nel parlamento».

Le richieste della manifestazione sono la cessazione degli arresti, l'apertura di un corridoio umanitario per Kobane e in ultima il riconoscimento dell'indipendenza dell'area del Rojava. Il 15 settembre per tutto questo sarà presente anche una carovana internazionale a Suruç, e in contemporanea a Catania si terrà una manifestazione seguita da una cena sociale.

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Referendum 8-9 giugno, una battaglia per i diritti - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 30 maggio, è disponibile in edicola e in app