C’è chi arriva a dire: “Cura il cancro”. Chi semplicemente che fa bene alla salute: i vegani stanno meglio degli onnivori? Le risposte di Umberto Veronesi, il grande oncologo, fondatore della Fondazione Veronesi.
Professore, diventare vegani è una scelta “salutista”?
«Non sono le “etichette” a rendere una alimentazione sana o meno, ma ciò che nella pratica si mangia e in quali quantità. Vero è che, in linea generale, una dieta vegetariana è globalmente il regime alimentare più sano».
I vegani rinunciano anche a latte e uova.
«Per seguire una dieta vegana e stare bene è importante conoscere i fabbisogni nutrizionali dell’uomo. E quindi come possono essere soddisfatti con il mondo vegetale, affidandosi a specialisti per impostare uno stile alimentare corretto anche in questa scelta più estrema, poiché il rischio del fai-da-te, concreto, è quello di incorrere in squilibri, soprattutto di alcuni micronutrienti come la vitamina B12».
Le carenze possono essere molte?
«Il nostro organismo, se in salute, impara a ottimizzare l’assorbimento dei nutrienti. L’unica vitamina a rischio per i vegani è appunto la B12 che è di produzione microbica ed è presente nel mondo vegetale solamente in alcune alghe e nella soia fermentata. Molti prodotti industriali per vegani però sono fortificati con B12, tanto da rendere spesso l’apporto sufficiente senza che sia necessaria un’integrazione farmacologica».
La dieta vegan può combattere il cancro, come dicono alcuni?
«In letteratura scientifica è assodato che un’alimentazione a prevalenza vegetale sia protettiva nei confronti non solo dei tumori ma anche di malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Meno consistenti sono i dati che esprimono un vantaggio significativo di una dieta vegana rispetto ad una vegetariana od onnivora di tipo mediterraneo, in cui i derivati animali, consumati con moderazione, sono soprattutto pesce e latticini freschi a basso contenuto in grassi».
A dividere di più sono i bambini. «Le proteine animali sono fondamentali per la crescita», dice il ministero della Salute.
«Sia dopo lo svezzamento che durante la crescita, è ancora più fondamentale rispetto all’adulto avere un’alimentazione adeguata in apporti energetici e completa in macro e micronutrienti, più semplici da ottenere con una dieta onnivora o vegetariana rispetto a una vegana, che necessita di frequenti analisi per verificare lo stato nutrizionale del bambino. Non dimentichiamo però che la malnutrizione può essere anche per eccesso: l’obesità infantile è un problema allarmante».