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Attualità
gennaio, 2017

"Negli ultimi 30 anni è migliorato solo il cibo"

Una nuova puntata del sondaggio lanciato da Michele Serra per un confronto sul paese dal 1987 a oggi. Crescono, secondo i lettori, cultura alimentare e impegno per l’ambiente. In calo le lotte per la parità

C’è chi la chiama "presa di coscienza". Chi ritrovata "sensibilità". Chi "attenzione". Chi "consapevolezza". Amore o cura: per l’ambiente. Uno dei pochi punti davvero positivi degli ultimi trent’anni in Italia, raccontano i lettori e ribadiscono i testimonial, ricade sotto la E di "eco". Perché se l’ecosistema, in sé, è peggiorato, ricordano tutti, è migliorata invece la premura e la pressione per far sì che protocolli e promesse non lascino morire la Terra senza agire.

Continua il gioco-serio lanciato da Michele Serra il 31 dicembre scorso, per raccontare cos’è cambiato dal 1987 a oggi, in meglio e in peggio. Risponde, questa volta, lo stilista e imprenditore Brunello Cucinelli, che guarda in positivo a un mondo meno violento, «lo dicono i numeri», ma soprattutto più sensibile e attento al «Creato», come lo definisce lui, «e alla spiritualità».

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Connessioni e distanze informatiche ci inchiodano, invece, a «troppo lavoro», e a una «solitudine» che anche molti lettori hanno evidenziato in queste settimane come sofferenza, parlando di crisi dei rapporti sociali e della convivialità. Nei motivi di sconforto, Cucinelli mette al primo posto, però, la sensazione che «si voglia inculcare paura» alla gente. Ma le minacce, a scorrere le scelte indicate online, sono costanti: in centinaia parlano della "sicurezza" come primo peggioramento dell’Italia, se guardata in prospettiva rispetto a 30 anni fa.



Combattiva, l’avvocato Giulia Bongiorno vuole guardare piuttosto all’evoluzione negativa interna al Paese. Raccontando, ad esempio, come le donne «si siano accontentate di una parità virtuale, astratta» e abbiano abbandonato «le battaglie, come se tutto fosse già stato conquistato, ma questo è un lusso che non abbiamo». «Ci ho messo del tempo a trovare un terzo elemento positivo», confessa poi. Lo scrivono pure molti lettori: il "peggismo" è dilagante. Alla fine, l’avvocato lo trova nel cibo. E allora è obbligatorio l’intervento di uno chef, Davide Oldani, a confermare, al contrario, che il «nostro modo di alimentarci è decisamente cambiato, in meglio, rispetto a 30 anni fa».
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"Cibo", "alimentazione" ricorrono nella colonna dei Su oltre 400 volte nel sondaggio in Rete, soprattutto in termini di qualità. Oldani torna poi alla E «dell’economia applicata per lottare contro gli sprechi, rivalutando la sostenibilità». Stessa polarità di Cucinelli: migliorano attenzione, cultura e sensibilità nel rapporto con la natura e la coscienza. Peggiorano, infettate «dal web», dice lo chef, le relazioni personali e una  politica «che non ha riferimenti o idee da proporci».

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