Nonostante i fondi ricevuti e i musicisti che hanno raccolto l'appello, il primo concerto salentino No Tap è stato annullato perché "insostenibile politicamente". Così come il contro-concertone di Taranto. Ad unire il Sud ci pensa Napoli

Da anni Roma non è più l'unico palco musicale dedicato alla Festa dei lavoratori. Quest'anno doveva essere, per la prima volta, il turno di Martano, in provincia di Lecce, con il concerto “Primo maggio NO TAP”, organizzato dal Presidio che si batte contro la costruzione del gasdotto e la relativa eradicazione di 10.000 ulivi sul territorio salentino.

Nonostante una campagna di crowdfunding riuscita e i fondi necessari raccolti, gli organizzatori fanno sapere che il concerto è annullato. Sulla pagina facebook dell'evento si legge: “nelle ultime 24 ore la tensione è salita inesorabilmente a più livelli. Quanto successo al cantiere è noto (un blitz della polizia compiuto nell'area del cantiere Tap). Abbiamo lavorato tanto, ci abbiamo creduto fino all’ultimo ma dobbiamo necessariamente preservare le ragioni della lotta e tutti quelli che ci hanno messo la faccia e il loro sostegno. L’evento del primo maggio No Tap è diventato insostenibile politicamente.” Tra le adesioni raccolte dal mondo musicale c'erano quelle di Alessandro Mannarino, Roy Paci, 99 Posse, Sud Sound System, Bandabardò, Lo Stato Sociale.

L'iniziativa sarebbe nata proprio nell'anno in cui la città di Taranto non ha rinnovato il suo “contro-concerto” per volontà del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi Pensanti, il gruppo che lo creò quattro anni fa. Quest'anno infatti, la città è chiamata a votare il rinnovo dell'amministrazione comunale e il concerto avrebbe potuto essere strumentalizzato, secondo il Comitato, per fini politici.
Taranto però non si ferma. La cittadinanza e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil si stanno organizzando con una serie di iniziative a “basso volume”: tra pic nic urbani, visite guidate ed escursioni la città pugliese continuerà a festeggiare, seppur in maniera diversa.

In mancanza del Salento, la Giornata dei lavoratori di quest'anno avrà un palco nuovo a Sud, quello di Piazza Dante a Napoli. L'iniziativa è stata promossa dal sindaco Luigi de Magistris e mira a diventare un appuntamento annuale e duraturo. Un concerto che avrà come tema, oltre quello del lavoro che la ricorrenza impone, quello dell'antirazzismo e della valorizzazione del Sud Italia. Dalle 14 a mezzanotte saranno tanti gli artisti che hanno scelto questo palco, alternativo a quello di Roma. Da Eugenio Bennato ai 99 posse, da Jovine ad artisti del Mali e del sud Europa, il primo maggio napoletano fa parte di un tour di “Terroni uniti”, il collettivo di musicisti che si è riunito lo scorso 11 marzo contro la visita di Salvini a Napoli. Hanno già prodotto un loro singolo, “Gente do sud”, in netto contrasto alle politiche leghiste e xenofobe e come invito alla solidarietà e fratellanza.
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Si rinnova l'appuntamento classico in Piazza S.Giovanni in Laterano, a Roma. L'elemento che contraddistingue quest'anno però è l'allerta massima nella Capitale a causa del terrorismo.

L’area di San Giovanni, sede storica del Concertone, sarà transennata e saranno previsti, per motivi di sicurezza, almeno 4 varchi per l’accesso alla strada, con tanto di metal detector. Sarà messo in campo un articolato piano di sicurezza: personale specializzato nella gestione della folla e reparti addetti alla bonifiche antiterrorismo. Tutte le operazioni verranno coordinate dal “Centro per la gestione dei grandi eventi” e ci saranno videoriprese sul campo.