Attualità
15 luglio, 2018

E Giorgetti manda il broker all’Istruzione

Gli affari di Marco Lo Nero, segretario particolare del ministro Bussetti, ex promotore finanziario e amico del braccio destro di Salvini

Si chiama Marco Lo Nero, viene da Varese, ed è un uomo d’affari molto noto in città. Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti lo ha portato con sé a Roma come segretario particolare. La nomina, formalizzata a fine giugno, è stata accolta con una certa sorpresa anche negli ambienti della Lega, il partito che ha sponsorizzato la velocissima e inaspettata ascesa di Bussetti, ex direttore dell’ufficio scolastico regionale di Milano. La regia dell’operazione ?viene attribuita all’onnipresente Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio (nonché braccio destro di Matteo Salvini) che amministra il patrimonio di voti ?e potere leghista nella provincia di Varese, storica roccaforte del Carroccio da cui proviene anche Bussetti.

È fuori discussione la preparazione del neoministro, 56 anni, che lavora da sempre nel mondo della scuola. Di Lo Nero invece non si conoscono competenze di sorta nel campo della formazione, così come in generale, nella pubblica amministrazione. Più noti, invece, sono i rapporti di Lo Nero con Giorgetti. Entrambi appassionati di sport, calcio e pallacanestro in particolare, condividono il tifo per la squadra di basket di Varese.

Negli anni scorsi è capitato spesso di incontrare i due amici seduti fianco a fianco, nei posti di parterre, in occasione delle partite casalinghe del quintetto varesino. Pure Bussetti se ne intende di pallacanestro. Il ministro dell’Istruzione, che è un professore di educazione fisica, ha anche allenato alcune squadre giovanili della provincia di Varese.

Sport a parte, Lo Nero, 47 anni, vanta esperienze da broker finanziario. Ha lavorato come promotore in forza a Fideuram del gruppo Intesa e nel recente passato, proprio a causa di questa sua attività, ha dovuto far fronte a qualche grana giudiziaria. Nel luglio del 2017 il segretario del ministro è stato assolto in un processo che lo vedeva imputato per truffa aggravata. Ad accusarlo erano due clienti che gli avevano affidato due milioni di euro. Un patrimonio in gran parte andato in fumo per via di una serie di investimenti sbagliati.

A carico dell’allora promotore Fideuram gravava il sospetto di aver fornito documentazione falsa per nascondere le perdite. La vicenda penale si è chiusa con un’assoluzione, ma resta aperta una richiesta di risarcimento in sede civile.
Carte alla mano, non sembra finita granché bene neppure l’esperienza di Lo Nero nel gruppo immobiliare della famiglia Monferini, molto attivo a Varese e dintorni negli anni scorsi. Dopo un’ascesa velocissima, sostenuta da generosi prestiti delle banche (in prima fila gruppo Intesa e Popolare Bari) la holding Fim dei Monferini ha dichiarato fallimento nel 2017. Un crack da oltre 60 milioni di euro, che ha coinvolto altre imprese minori del gruppo.

Il nome di Lo Nero ricorre anche in società con base a Praga legate ai Monferini, come la Misenska sro. Un’altra sigla della repubblica Ceca, la M 5 management, è stata invece utilizzata dall’ex promotore finanziario per incassare i compensi di consulenze a favore di aziende italiane. Risale a qualche anno fa, invece, un’altra iniziativa dell’attivissimo uomo d’affari varesino. Una sua società, la Retail & co, gestiva un ristorante e un bar all’aeroporto bergamasco di Orio al serio. L’estate scorsa le azioni della Retail & co sono state cedute a Piero Galparoli, per dieci anni fino al 2015 consigliere comunale di Forza Italia a Varese. Lo stesso Galparoli che per alcuni mesi, prima della chiusura a dicembre 2017, rilevò il controllo del quotidiano varesino “La Provincia”. Acqua passata. Per Lo Nero, sponsorizzato dall’amico Giorgetti, era pronta una poltrona a Roma, a fianco del ministro Bussetti.

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