Attualità
26 settembre, 2018

Alfio Bardolla, il guru del rispamio fa un buco nel caffè

Gli Arnold Coffee erano stati presentati come la risposta italiana a Starbucks. Ma ora il financial coach, diventato milionario vendendo manuali per diventare ricchi, è costretto a far fronte a perdite e debiti per milioni della sua catena di caffetterie.  L'alternativa è la chiusura. E intanto decine di soci hanno perso per intero il loro investimento

Alfio Bardolla ha fatto flop con il caffè. Il sedicente guru del risparmio, un uomo d'affari che è diventato ricco spiegando alla gente come far soldi, è costretto a correre ai ripari per evitare il fallimento dell'American Coffee Company, la catena di caffetterie lanciate qualche anno fa con l'ambizione di replicare su scala italiana il successo di Starbucks. Ma proprio mentre il colosso Usa sbarca nella Penisola, a Milano, gli Arnold Coffee di Bardolla macinano perdite. Con un bilancio in rosso nel 2017 per 520 mila euro su 2,8 milioni di ricavi, patrimonio sotto zero e debiti da saldare per oltre 4 milioni (di cui la metà verso fornitori) la strada del rilancio appare quantomeno impervia. Anche perché, nei primi cinque mesi di quest'anno la situazione non è migliorata, anzi. A maggio il deficit aveva già raggiunto mezzo milione di euro con debiti per 4,5 milioni.

La crisi mette a rischio il futuro delle sette caffetterie del gruppo (quattro a Milano, due a Firenze e una a Roma), ma Bardolla, come si legge nella relazione sulla gestione, conta di risalire la china con la “dimissione di asset” e un piano di ristrutturazione del debito. Prima di tutto però vanno coperte le perdite del 2017, che, come detto, hanno finito per azzerare il patrimonio della società. Valgono zero anche le azioni sottoscritte negli anni scorsi da decine di soci, che avevano creduto nel progetto della Stabucks italiana e, in alcuni casi, non avevano esitato a investire per intero i loro risparmi.
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Bardolla, che controlla il 60 per cento del capitale di American Coffe, ha dichiarato la propria disponibilità a coprire le perdite evitando così il fallimento. Il socio di maggioranza, però, non pagherà in contanti. L'autore di manuali di successo come “I soldi fanno la felicità” e “L'arte della ricchezza” vuol far fronte al buco di American Coffee conferendo alla società in crisi circa 145 mila azioni dell'Alfio Bardolla Training Group, che dall'anno scorso è trattato in Borsa sul listino Aim, quello riservato alle piccole società. A inizio anno i titoli quotavano 6,8 euro, ora viaggiano intorno ai 3,8 euro. Bardolla però vorrebbe girarli all'American Coffee a un prezzo di 5,78 euro: oltre il 50 per cento in più del prezzo corrente. 

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