Libri ai camerati: ecco l'editore di CasaPound che pubblica Salvini e va al salone di Torino
Il filone di affari che oggi appare maggiormente in espansione nell'estrema destra è l’attività editoriale. E il principale esempio è la casa editrice Altaforte al centro delle polemiche in questi giorni
Business. Affari. Vetrine nelle città. E una passione sconfinata per il ventennio fascista. Il territorio, per CasaPound, è prima di tutto questo. L’ultimo avamposto - tutto commerciale - lo hanno inaugurato solo pochi giorni fa nel quartiere Esquilino, a pochi passi dalla sede nazionale occupata abusivamente. In via Merulana - la strada storica che collega Piazza Vittorio con San Giovanni - un caffè è diventato ora Pivert store, il marchio sfoggiato allo stadio da Matteo Salvini. Venti punti vendita, un centro logistico a Cernusco sul Naviglio, pubblicità aggressiva in rete e un fatturato niente male. CasaPound non è solo moda. Il filone di affari che oggi appare maggiormente in espansione è l’attività editoriale. Un’operazione prima di tutto politica, che punta a coagulare i movimenti della destra neofascista attorno all’organizzazione fondata da Gianluca Iannone.
Alla fine del 2017 hanno lanciato la rivista mensile “Il primato nazionale”, che dedica copertine al vetriolo a tutti i nemici politici, da papa Francesco a Saviano. L’ultimo numero cambia genere e ha l’aspetto di un manifesto politico, celebrativo di Benito Mussolini. Il 23 marzo è stato il centenario della fondazione dei Fasci di combattimento, il movimento di San Sepolcro, che prese il nome dalla omonima piazza milanese. È il vero faro ideologico di CasaPound, tanto da organizzare proprio in questa data il concerto milanese degli ZetaZeroAlfa, il gruppo musicale di Gianluca Iannone, famoso per i versi «non stare in pena, nel dubbio mena”».
Il marchio editoriale di CasaPound è Altaforte, controllato dalla Sca 2080, più di 200 mila euro di fatturato nell’ultimo bilancio del 2017. Il socio principale è la Minerva Holding della famiglia Polacchi di Roma, lo stesso gruppo a capo della Pivert. Si presenta come “La casa degli editori” e distribuisce i libri di sei marchi dell’area della destra estrema. Nel catalogo di Altaforte sono entrati anche i fumetti di Ferro gallico, società legata a militanti di Forza nuova. Tra i soci ci sono Federico Goglio, alias Skoll, musicista identitario: «Ferro, fiamme, liberami! Estetica ed onore… L’era della spada tornerà», sono le rime di una delle sue canzoni più conosciute. C’è Alfredo Durantini, candidato di Forza nuova per le politiche del 2018 e Marco Giuseppe Carucci, già portavoce del partito di Roberto Fiore in Lombardia. Tra gli ultimi arrivati nel portfolio di Altaforte c’è poi Aga, gruppo editoriale diretto da Maurizio Murelli, ex terrorista nero tra i responsabili del lancio di una bomba a mano durante un corteo nel 1973 a Milano che provocò la morte dell’agente Antonio Marino. Legatissimo ad Aleksander Dugin, editore di alcuni suoi testi tradotti in italiano, Murelli fu tra gli organizzatori del tour dell’ideologo del nazionalismo russo in Italia lo scorso giugno, con tappa proprio nella sede di CasaPound di Via Napoleone III a Roma. Nel catalogo della Aga, distribuito dall’editore vicino a CasaPound, ci sono copertine evocative: “Gente di squadra”, con un pugnale e la foto degli squadristi degli anni ‘20. Sansepolcro e gli scagnozzi di Mussolini sono le icone immancabili.
Squadrismo e tanta Russia. Nella libreria dei fascisti del nuovo millennio - inserita nel catalogo di Altaforte - non possono mancare i libri della neonata casa editrice “Passaggio al bosco”. Tra i volumi offerti c’è “Donbass, una guerra in Europa”. Prefazione di Dugin con, tra gli autori vari, anche Gianluca Savoini, presidente dell’associazione Lombardia Russia, uomo di relazione con Mosca di Matteo Salvini. Nella lunga intervista di presentazione del libro pubblicata da Sputniknews, Savoini presenta così il saggio: «È un libro a più mani. Io mi sono occupato dell’aumento della tensione tra Russia e Nato dopo la fine dell’Urss, che ha portato alle finte rivoluzioni “colorate” antirusse sponsorizzate dagli americani».
Nel catalogo di Altaforte c’è poi Idrovolante, editore che distribuisce le opere dell’avvocato storico di CasaPound Domenico Di Tullio e del figlio dell’ideologo del movimento Carlomanno Adinolfi. Idrovolante fa parte del gruppo editoriale che pubblica la rivista di “Nazione futura”, think-tank che nei giorni scorsi ha organizzato a Roma l’incontro “Europa sovranista”. Tra gli ospiti spiccava Benjamin Harnwell, punto di riferimento in Italia di Steve Bannon, tra i fondatori del Dignitatis Humanae Institute, la scuola dei populisti che ha preso in gestione il convento di Trisulti. C’erano anche Daniele Scalea, legato al sottosegretario agli esteri Guglielmo Picchi, Maria Giovanna Maglie e Mario Giordano. Il nuovo salotto identitario, il giro sovranista puntello ideologico del governo gialloverde.
La distribuzione della casa editrice legata a CasaPound si dirige ora verso una stretta sinergia con la rete del marchio Pivert. Nei primi mesi del 2019 Altaforte ha aperto due librerie, prima a Bolzano e poi a Piacenza. Si appoggia agli store che già vendono da tempo le felpe e i vestiti preferiti dal partito di Iannone. I negozi si affidano alle strutture di partito locali, in un incrocio tra politica ed affari. Tra soci e consigli di amministrazione i dirigenti di CasaPound la fanno da padrone. Nell’ultimo marchio nato nel settore moda - le scarpe Stolen Dreams - oltre a Francesco Polacchi, ex capo del Blocco studentesco romano, ci sono Marco Clemente e Marco Casasanta, due nomi molto noti del movimento, e Ludovica Minoli, militante storica e socia del Pivert Store di Milano. A tenere le fila di Altaforte come direttore editoriale c’è poi Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound. Ha il curriculum giusto: una condanna in primo grado a tre anni e sette mesi di reclusione per gli scontri a Casal San Nicola, quando guidò i camerati contro i migranti, mentre nel 2016 è stato condannato in primo grado con l’accusa di aver aiutato il narcotrafficante Mario Santafede ad ottenere una carta di identità con false generalità. Oggi gira l’Italia presentando libri, disegnando complotti per la “sostituzione etnica”, con in tasca il catalogo del perfetto fascista del terzo millennio.