Allora, blocco di pietra su blocco di pietra, essa è composta da «una troika ministeriale; il Comitato interministeriale per gli affari europei (che già esiste); un Ministro di raccordo con l’Unione europea; una Struttura di missione; sei Responsabili di missione; una Conferenza dei responsabili di missione; un Direttore amministrativo; un Coordinatore; personale fuori ruolo o comandato dalla pubblica amministrazione, dalle società partecipate o da organismi esterni; Soggetti attuatori (la pubblica amministrazione o altri); la Corte dei conti per il controllo di gestione; un Comitato di responsabili sociali con rappresentanze delle categorie produttive, dell’Università e della società civile.
I Responsabili di missione, inoltre, avrebbero compiti di impulso, coordinamento e vigilanza con poteri di ordinanza: una strutura del tutto esterna ai ministeri, i quali però possono attivare tavoli di confronto con i responsabili di missione…» (copyright Sabino Cassese, persona molto ben informata sui fatti). Che dire? Auguri alla governance!