La sera di sabato 21 marzo su Facebook l'evento che unisce storie di questi giorni e le pagine della letteratura più rappresentative

Ciao Italia,

sono Maria Chiara Prodi, sono originaria di Bologna, ma vivo e lavoro a Parigi e anche qui è iniziata la quarantena. Come sto? Manuele Fior, regalandoci un suo disegno dalle pagine di Repubblica, ha magistralmente sintetizzato come ci si è sentiti nei giorni scorsi ad essere italiani a Parigi: «Voi vi sbracciate per avvertire le persone che qualcosa di terribile sta per accadere, ma nessuno vi vede».

Abbiamo utilizzato quei giorni di consapevolezza per proteggerci per tempo, per "preparare la tana", come ha detto lui, e ci siamo preparati alla tempesta.

Da rappresentante degli italiani in Francia, eletta al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), questi giorni li ho vissuti anche dando risalto alle informazioni ufficiali, cercando di entrare in tutti i gruppi virtuali creati per reagire all’onda anomala, ricordando che ci sentiamo spaesati, ma non siamo senza paese. La rete diplomatico-consolare, coadiuvata dai volontari della rappresentanza eletta nei Comitati per gli Italiani all’Estero (Comites) e nel CGIE, ha cercato di diffondere il più possibile conforto e informazioni utili. Ma l’impressione è stata quella di un giudizio universale anzitempo: e molti hanno scoperto di non avercela, una tana.

Maria Chiara Prodi
Questa nuova fragilità, che chiaramente ha messo un punto finale ad un periodo che non esisterà più, può renderci più accorti, accolti. Messaggi di sostegno arrivano da oltre oceano, dalla campagna #standupforitaly, ideata da Letizia Airos; dalla neonata associazione dei giovani italiani in Belgio, che ha lanciato un crowdfunding a favore della Croce Rossa Italiana.

Queste storie, insieme a molte altre, dalla geografia multipla, saranno condivise nella notte dell’equinozio di primavera, sabato 21 marzo, dalle 22, dalla pagina Facebook della Mappa Celeste.

La Mappa Celeste, che da un anno e mezzo percorre l’Italia, in notti di equinozio e solstizio, per segnare passi e passaggi, per osservare e custodire i boccioli di un’Italia desiderabile, avrebbe dovuto attraccare a Palermo, sabato. Sarà invece una versione virtuale, ma molto reale, il cui pensiero iniziale sarà lanciato dal cuore dell’emergenza, con una pagina letta per noi da Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.