Studiando però l’architettura di “Cento anni di sinistra-Personaggi e interpreti da Livorno al Pd” – quattro volumi in uscita con Repubblica e L’Espresso da mercoledì 20 gennaio a due settimane l’uno dall’altro – si è venuto componendo un quadro più ricco e articolato: una sorta di storia d’Italia di cui la sinistra nella sua pluralità – socialista, comunista, azionista, radicale, femminista, socialdemocratica, riformista… – è stata protagonista in ogni momento cruciale.

Ha organizzato la resistenza al fascismo dall’esilio e dalla clandestinità; guidato la guerra di liberazione; fissato i principi di libertà e democrazia da cui è nata la Costituzione “più bella del mondo”; innervato un potente movimento sindacale; condotto ogni battaglia a tutela del lavoro e dei diritti civili; si è battuta per ridurre le disuguaglianze; non ha rinnegato i valori di solidarietà e accoglienza; ha difeso le istituzioni negli anni del terrorismo nero e della sfida allo Stato delle Brigate rosse; sognato e costruito l’Europa unita, arginato le dirompenti spinte populiste e sovraniste.
Un viaggio appassionante. Che abbiamo deciso di percorrere attraverso i ritratti – firmati da scrittori, storici e giornalisti – dei personaggi principali di questa lunga vicenda: da Gramsci a Togliatti, da Saragat a La Malfa, da Rosselli a Pertini, da Nenni a Berlinguer, da Rossanda a Pannella, da Carla Lonzi a Prodi, Napolitano, D’Alema, Renzi… Con un’antologia di articoli d’epoca dell’Espresso e di Repubblica, e con approfondimenti d’autore sui rapporti con il cinema, la musica, la letteratura, il costume, il linguaggio, i poteri forti, la satira.
Ricostruire la tormentata evoluzione della sinistra può aiutare anche a comprendere le ragioni di una crisi che, dopo gli anni dei trionfi e dei sogni maggioritari, è arrivata fino al «non c’è più né destra né sinistra», bandiera innalzata per dire che è la sola sinistra a non esserci più. Certo, è vera una sua preoccupante afasia che, non solo in Italia, ha coinciso con la Grande Crisi economica 2007-2013, anni di forti disuguaglianze e nuove povertà.
All’appuntamento, peraltro, essa era arrivata già confusa, disorientata dagli anni della globalizzazione, delle migrazioni e dei mutamenti sociali, letti in ritardo e con vecchie lenti, affrontati senza risposte convincenti. Del resto, caduti i muri delle ideologie e dei mercati, la sinistra non ha imboccato strade nuove, sposando talvolta politiche troppo simili a quelle liberiste, già dimostratesi del tutto insufficienti. Giocando su quel campo, ha finito però per lasciare spazio a chi vi si trovava più a suo agio.
Adesso, complice il Covid, s’è aperta un’altra crisi gravissima, e con essa un’ennesima sfida per la sinistra, che ruota però intorno alle questioni di sempre: disuguaglianze, lavoro, sviluppo, modernizzazione, Europa... Qui si misurerà ancora una volta la sua capacità di guidare il rinnovamento del Paese. Magari liberandosi dei vecchi armamentari, azzardando soluzioni originali, ma salvando i valori e i principi che ne hanno accompagnato un secolo di storia.
Ecco il piano dell'opera:
Da Livorno alla Resistenza. Nel primo dei quattro volumi, i ritratti di Gramsci, Togliatti, Iotti, Rosselli, Nenni, Foa con le firme di Mauro, Canfora, De Luna, Franchi, Caracciolo, Belpoliti, Anna Foa, Vecchio... E in più il racconto dei rapporti internazionali della sinistra, sempre divisa tra Mosca e Washington; un’antologia dei simboli, delle parole, degli oggetti e dei modi di fare che abbiamo visto e che non vedremo più; una cronologia e un “who’s who?” con tutti i nomi da non dimenticare.
Dalla guerra fredda al femminismo. Sono Saragat, La Malfa, Rossanda, Pannella, Zevi, Lama e Carla Lonzi i protagonisti del secondo volume. Personaggi che più di altri si identificano con la stagione politica che va “Dalla guerra fredda al femminismo”. Letti e interpretati da Emiliani, Magri, Lucia Annunziata, Merlo, Scalfari, Berta, Ritanna Armeni… Con un ricordo del suo 1956 scritto da Alberto Asor Rosa, e una scanzonata riflessione di Natalia Aspesi su quanto la sinistra abbia contribuito a cambiare il costume degli italiani.
Dal centrosinistra alla caduta del Muro. Gli anni Sessanta del centrosinistra, i Settanta del compromesso storico e del terrorismo, gli Ottanta del craxismo e della caduta del Muro. Attraverso i loro protagonisti: Berlinguer, Pertini, Bobbio, Craxi, Mara Cagol, gli intellettuali organici e i disubbidienti. Raccontati da Tobagi, Valentini, Crainz, Ceccarelli, Pons, Di Paolo… E in più, nel terzo volume, la maledizione del sinistrese secondo Bartezzaghi e la testimonianza di Michele Serra sulla difficoltà di fare satira.
Dall'ambiente al populismo. Negli anni Novanta e Duemila irrompono l’ambientalismo, la globalizzazione, il populismo sovranista, la rivoluzione digitale e la grande crisi economica. Che diventa anche crisi della sinistra. Personaggi e interpreti, Langer, Prodi, Napolitano, Occhetto D’Alema, Veltroni, Renzi, girotondi e sardine. Per le firme di Boato, Diamanti, Damilano, Folli, Cappellini, Ignazi… Con un affresco di Denise Pardo sui rapporti con i poteri forti, la musica della sinistra ricordata da Assante, e un’antologia dei colloqui di Scalfari con i protagonisti. La quarta puntata del “Who’s who?” e della cronologia chiudono la collana .