Ogni settimana sull’Espresso un lemma commentato da una grande firma

Anni fa, Zygmunt Bauman, amava rimarcare quanto i politici fossero in grado di fare «soltanto promesse che sapevano di non poter mantenere». Intendeva dire che la globalizzazione aveva reso poco rilevante la politica appunto, a favore di altri poteri, meno trasparenti, sottratti a ogni controllo democratico, più arbitrari quindi e difficilmente intellegibili. Le vere decisioni avvenivano altrove, in luoghi difficilmente definibili come il mercato, le borse, la finanza. Insomma, la globalizzazione (scambiata spesso dalla generazione del Sessantotto per il compimento del sogno internazionalista) avrebbe avuto come suo effetto collaterale e pericoloso il successo della retorica populista e delle nostalgie di stampo nazionalista e identitario, come risposta - sbagliata - allo smarrimento delle persone e dell’opinione pubblica dovuti anche all’impotenza dei politici.


Ora, il potere si manifesta, in genere, non nelle presenza dei capi in talk show in tv, quanto nella capacità di decidere. Decidere per indicare i traguardi da raggiungere a medio e lungo termine. E nel saper organizzare un’agenda, subordinata a una visione strategica. Ecco, la pandemia ha reso palpabile quanto sia ormai a rischio l’intero ecosistema del pianeta. Per questo, perfino per «gli spiriti animali» del capitalismo (parafrasando Keynes) è evidente la necessità di un potere politico in grado di tentare e indirizzare i processi della globalizzazione, la natura dei mercati e via elencando. In parole povere: dalla crisi non si esce come se fosse stata una spiacevole parentesi della storia.


L’esempio viene dal paese guida dell’Occidente, gli Stati Uniti. Joe Biden, in tutto quello che sta facendo, sta restaurando la centralità della politica, del potere politico. Stessa operazione è in atto in Italia, con Mario Draghi alla presidenza del Consiglio e con Enrico Letta, che da segretario del Pd parla di politica e di potere, intesi come progetto di un futuro e non come tattica elettorale. Semplicemente.

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