Che ancora oggi si metta in dubbio la reale necessità del ddl Zan sembra fantascienza

La legge Zan? Cos’è? A cosa servirebbe? Dai, ditemi che è uno scherzo. Va be’, io abbocco sempre, mi conoscete, sono ingenuo e ci casco come un pollo e poi mi prendete in giro. Vi divertite così, pazienza. Ma questa volta no, dai. Questa è troppo grossa anche per me.
Servirebbe una legge perché due uomini o due donne che si amano non vengano pestati per strada, in metropolitana, di giorno, di notte, in periferia o in peno centro, a Bologna o a Roma o a Napoli, in piazza o sotto casa, da un adulto fuori di testa, da un adulto apparentemente in sé, da una banda di ragazzotti, a pugni nudi o, per esempio, con un coltello in grado di squarciare la carne?
Servirebbe una legge perché due uomini che si amano, due donne che si amano, due ragazzi che si amano, due ragazze che si amano non vengano insultati a scuola o ancora per strada, o con scritte sui muri o con infinite serie di post sui cosiddetti social?
Dai, mi state facendo uno dei vostri soliti scherzi spazio-temporali. Sapete che le storie distopiche mi piacciono, ma so ancora distinguere fra una storia di fantasia e la realtà.
In genere abbocco, ma questa volta no, questa volta è troppo grossa.


Sarebbe come voleste farmi credere che ci sono quelle che si chiamano chiese o fedi o religioni (dell’amore, in genere) che si rifiutano di benedire - con i loro arcaici riti - queste persone, queste coppie, queste famiglie, queste quello-che-vi-pare.
Sarebbe come voleste farmi credere che ci sono medici, psicologi, gruppi di autoaiuto che li “guariscono”.
Sarebbe come cercaste di farmi credere che ci sono testi o blog o forum in cui si parla di natura contronatura normalità anormalità.
Sarebbe come pensare fosse utile, magari cercate pure di farmi credere importante o addirittura indispensabile, che famosi calciatori o sportivi in genere, famose rockstar, attrici, blogger da milioni di follower, influencer, astri del cinema e della televisione dichiarassero pubblicamente di essere gay. Sarebbe come pensare che questo toglierebbe un mare di sofferenza a dei ragazzi come loro, farebbe risparmiare una montagna di tempo, e dubbi problemi paure. Sarebbe addirittura come pensare che una cosa così sarebbe importante per aiutare le loro famiglie, i compagni, i loro preti e professori a non discriminarli o peggio.
Ma dai. Ma chi potrebbe credere ancora a simili bestialità?
Ditemi che vi siete inventati tutto. Anche questo Zan. Non avete molta fantasia, perfino sul nome potevate sforzarvi un po’ di più, questo sa di eroe di un vecchio fumetto. Mi fate davvero così citrullo? Già dal suono - Zan - si capisce che avete inventato tutto.

Tra l’altro, ricordo di aver letto in Rete qualche riga su queste situazioni davvero ridicole. Le avrete pescate lì anche voi, e dove se no? Solo che io leggo mezza pagina poi ci mollo perché sono davvero così noiose, ma così noiose e insulse. Non è detto che sempre agli sciocchi piacciano le cose sciocche. Voi mi credete sciocco, e forse un po’ lo sono, ma le storie sciocche mi ammazzano di noia. Quelle storie di parlamentari che la menano per anni su delle cazzate così, che trovano mille scuse per rinviare e rinviare. Non è che mi irrito o mi arrabbio, muoio proprio di noia e lascio perdere. È la noia che vi ha fregato. Potete farmi credere qualunque cazzata, ma non deve essere noiosa.


Sarò anche ingenuo ma non riuscirete a farmi bere che siamo improvvisamente precipitati tra quei buzzurri di italiani, ignoranti e razzisti, tra quei cavernicoli del ventunesimo secolo. Su, adesso dateci un taglio.
Per fortuna, è da un pezzo che noi viviamo su Marte.

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