Qualcosa si muove: la Commissione europea ha introdotto un nuovo numero per le vittime che sarà valido su tutto il territorio Ue

Ricordate questo numero: 116016
È il numero di telefono, valido in tutta Europa, che la Commissione, in occasione della giornata del 25 novembre, ha annunciato oggi potranno comporre tutte le donne europee per chiedere aiuto nel difendersi dalla violenza. Sarà infatti connesso automaticamente ai numeri di aiuto nazionali. Ancora non è in funzione e per adesso solo 11 dei 27 stati hanno chiesto di esservi connessi ma la scadenza per le richieste è alla fine di aprile e probabilmente non partirà prima dell'estate. Ma dopo due anni dalla proposta del Consiglio europeo in merito qualcosa si è mosso. E il numero può cominciare ad entrare a fare parte del nostro immaginario collettivo.

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Nella Ue e nel mondo una donna su tre ha subito violenze fisiche o sessuali. Una bambina su cinque è vittima di abusi sessuali e la violenza in rete è in aumento.

La giornata di oggi, contro la violenza nei confronti delle le donne, arriva un paio di giorni dopo l'approvazione da parte del parlamento europeo della quota del 40 per certo di donne nei Consigli di amministrazione delle società: è la linea della presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Se le donne avranno più potere saranno molto meno a rischio di violenza per mano maschile. E di fatti, a differenza del governo italiano, la linea della Commissione è quella di avere il 50 per cento di donne a tutti i livelli decisionali del palazzo del Berlaymont.

L'8 marzo di quest'anno la Commissione ha varato una direttiva mirata proprio alla lotta alla violenza contro el donne e la violenza domestica rafforzando sia gli strumenti giuridici che quelli economici. Oltre a una serie di iniziative e regolamenti volti a raggiungere la parità di fatto delle donne sul mondo del lavoro e la criminalizzazione dell'odio e della violenza anche online, La Commissione prevede due programmi chiave per finanziare le attività di lotta alla violenza contro le donne e a quella domestica. Uno è il capitolo Daphne del CERV che finanzia la lotta contro la violenza femminile a tutti i livelli e l'altro è invece il sistema di finanziamento delle organizzazioni che aiutano le vittime ad ottenere giustizia.