Dalla Germania all'Inghilterra un aumento di aggressioni e insulti. E sui social network crescono i commenti di odio verso gli ebrei e quelli contro i musulmani

Dal primo e feroce attacco di Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre è visibile in Europa il diffondersi di un duplice e pericoloso fenomeno: da una parte la rinascita di un mai del tutto sconfitto antisemitismo e dall’altra parte un inasprirsi di sentimenti antimusulmani. Dopo l’attacco del terrorista che a Bruxelles ha assassinato due tifosi svedesi e si è proclamato soldato dell’Isis, gli ebrei tornano ad avere paura anche Berlino, dove le porte di casa di alcune persone sono state segnate con la stella di David, riferimento lugubre al modo in cui regime nazista li perseguitava. 

 

In Francia, questa settimana, sono stati segnalati una cinquantina di episodi definiti «antisemiti» dalle autorità. In un’intervista televisiva il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha parlato di capannelli di manifestanti che si sono radunati di fronte alle sinagoghe, urlando minacce. Gli episodi di antisemitismo in Gran Bretagna sono più che triplicati. Lo afferma un ente di beneficenza che aiuta gli ebrei nel Regno Unito. Il Community Security Trust (Cst) che ha registrato 89 episodi di “odio antiebraico” dal 7 al 10 ottobre, segnando un aumento del 324% rispetto ai 21 episodi di antisemitismo registrati nello stesso periodo dell’anno scorso.

 

L’antisemitismo che è cosa diversa dalla opposizione o critica o denuncia anche durissima della politica di Israele, cresce anche in Italia: cinque episodi in soli 4 giorni, da quando si è incendiato il conflitto. I dati arrivano dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea: quattro si sono registrati in un solo giorno, l’11 ottobre. L’odio viaggia anche attraverso le reti sociali che sono una finestra e uno specchio sulla vita reale. Anche se il monitoraggio del 2023 è reso difficile da diversi fattori, tra questi anche le misure prese da X (ex Twitter) che ha bloccato, ad esempio, molti account legati ad Hamas: «L’antisemitismo in Italia alterna fasi di latenza a fasi in cui si scatena», spiega Silvia Brena, del direttivo della rete nazionale Contro l’Odio e a capo di Vox Diritti. «La mappatura avviene tramite un algoritmo che funziona per parole chiave, come “rabbino”, “usuraio”. Poi vengono scremati quelli che effettivamente sono negativi. Prima del 2020 c’erano molti tweet neutri. Nell’ultima rilevazione siamo passati dal 7% di tweet positivi e il 93% di tweet negativi. Un dato molto alto».