Troppa trasparenza la pubblicazione dei curriculum e del casellario giudiziale degli aspiranti onorevoli a ridosso del voto? Troppa, trova Giuseppe Bicchielli, deputato di Noi Moderati (il piccolo partito di maggioranza di Maurizio Lupi). Così ha presentato una proposta di legge composta da solo un articolo che interviene sulla cosiddetta “Spazzacorrotti” dell’ex ministro della Giustizia del M5S Alfonso Bonafede. Bicchielli punta ad abrogare l’obbligo per i partiti che oggi prevede la pubblicazione di tutti i casellari giudiziali e dei curriculum dei candidati sul proprio sito e di inoltrarli al ministero dell’Interno che li pubblicherà “in maniera accessibile” nella sezione “Elezioni trasparenti” sul proprio portale.
Una pubblicazione che, sottolinea il proponente, non passa per «il consenso espresso degli interessati», e non definisce neanche il «lasso di tempo entro cui tali dati debbono rimanere pubblicati sul sito web del partito/lista elettorale». Violazione della privacy, dunque. Il deputato di Noi Moderati, ha dichiarato anche all’Adnkronos che curricula e casellario giudiziale non siano «richiesti all’atto di accettazione delle candidature e, pertanto, non sono necessari ai fini della convalida delle stesse». Per questo il documento rilasciato dalle procure della Repubblica che certifica le condanne passate in giudicato e, nel caso, le relative pene accessorie (come l’interdizione dai pubblici uffici) va nascosto.
La proposta di legge è stata soltanto depositata al momento ma, come scrive Il Fatto Quotidiano, potrebbe scivolare nella riforma della Giustizia che il ministro Carlo Nordio presenterà tra fine aprile e inizio maggio, per via parlamentare.
Dall’opposizione si leva per adesso soltanto la voce del Terzo Polo: «Io trovo che, una volta stabilite le regole, sia giusto che i cittadini sappiano se un candidato è condannato – dice il deputato di Azione Enrico Costa – va invece cambiata la legge Severino che incide sull’incandidabilità per i condannati».
Duro l'ex presidente della Commissione Antimafia ed ex senatore M5S Nicola Morra «Siamo proprio alla frutta commenta all'Adnkronos - Se sei un uomo che ambisce a rivestire cariche pubbliche devi sottoporti a obblighi di trasparenza, perché in molti casi vai a gestire i denari dei contribuenti. Questo è proprio l'Abc».