Faccia a faccia Meloni-Macron dopo gli scontri sui migranti
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron si incontreranno oggi pomeriggio all’Eliseo, dopo mesi di scontri. Tra i temi al centro dei colloqui le relazioni Roma-Parigi e il sostegno all'Ucraina. Alla sua prima da premier all'Eliseo, Meloni cercherà la sponda sulla riforma del Patto di stabilità Ue e promuoverà la candidatura di Roma a Expo 2030.
Mattarella, per i rifugiati serve una soluzione strutturale
«Nel celebrare oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato è opportuno ribadire che le iniziative di assistenza a queste persone - e in particolare ai rifugiati che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità - devono essere accompagnate dalla ricerca di un'indispensabile e urgentissima soluzione strutturale di lungo periodo». Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della giornata mondiale del Rifugiato. «Per superare definitivamente - prosegue - la gestione emergenziale di tali fenomeni con un'azione di respiro europeo ed internazionale è indifferibile intervenire sulle cause profonde che spingono un così gran numero di esseri umani bisognosi ad abbandonare i loro Paesi. Essi meritano opportunità alternative ai rischiosi viaggi che, spinti dalle circostanze, intraprendono in condizioni anche proibitive».
Ucraina: esplosioni in altre 4 regioni, anche a Kiev
Esplosioni hanno scosso nella notte la città e la regione di Kiev, secondo i media locali. L'amministrazione militare della capitale dell'Ucraina ha reso noto che le difese aeree sono state attivate. Deflagrazioni sono state segnalate anche negli oblast di Cherkasy, Vinnitsa e Khmelnytskyi. Nel "massiccio attacco" notturno da parte di droni kamikaze nemici quasi 20 bersagli aerei sono stati rilevati e distrutti nello spazio aereo intorno a Kiev, ha comunicato in mattinata l'amministrazione militare della capitale ucraina. I droni sono entrati nella città a ondate, da varie direzioni. L'allerta aerea è durata più di tre ore. Finora non sono pervenute informazioni su vittime o danni.
Regno Unito, parlamento approva rapporto che condanna Johnson per Partygate
La Camera dei Comuni del Regno Unito ha approvato il rapporto che condanna l'ex premier britannico Boris Johnson per il "Partygate", le feste a Downing Street nei periodi più duri del Covid.Il parlamento britannico ha approvato il rapporto che ha denunciato che Boris Johnson ha mentito ai legislatori del Regno Unito sulle feste che violavano il blocco anti pandemia nel suo ufficio.
Biden, reale minaccia Putin su uso armi nucleari tattiche
Il presidente degli Usa Joe Biden ha dichiarato che la minaccia del presidente russo Vladimir Putin di utilizzare armi nucleari tattiche è "reale", pochi giorni dopo dal dispiegamento di queste armi da parte della Russia in Bielorussia. Lo riporta Reuters sul suo sito riportando le affermazioni di Biden ad un gruppo di donatori in California. «Quando circa due anni fa sono venuto qui a dire che ero preoccupato per il prosciugamento del fiume Colorado, tutti mi hanno guardato come se fossi pazzo. Mi hanno guardato come quando ho detto che mi preoccupo che Putin usi armi nucleari tattiche. È reale», ha affermato.
Qatargate: media, figlio giudice Claise in affari con quello di Arena
Sarebbe un potenziale conflitto di interessi ad aver fatto cadere il giudice istruttore Michel Claise nel caso Qatargate. Lo riporta il sito de Le Soir. Claise si è ritirato dall'inchiesta. Suo figlio maggiore, Nicolas, - riferisce Le Soir - è in affari dal 2018 con il figlio dell'eurodeputata belga Marie Arena. Hanno co-fondato in quote paritetiche con altri cinque investitori una società specializzata nella vendita di CBD, la cannabis venduta legalmente. Queste informazioni evidenziate dall'avvocato di Marc Tarabella, Me Maxim Töller, - riferisce il giornale belga Le Soir - hanno costretto il giudice a lasciare la gestione di questo caso emblematico di corruzione e presunta ingerenza all'interno del Parlamento europeo.
Famiglie Arcobaleno, giornata nera ma pronti a lottare
«Sapevamo che sarebbero arrivate le notifiche alle mamme di Padova e sappiamo che sono più di 30 i certificati di Famiglie omogenitoriali che la Procura ha impugnato. Parliamo di togliere un genitore legale a minori anche a distanza di 6 anni dalla nascita: un atto vergognoso e indegno di un paese civile. È incredibile che in una città dove per tutti questi anni nessun certificato era stato impugnato, la cosa avvenga a pochi mesi dalla circolare del Ministro dell'Interno Piantedosi ai Prefetti. Sarà una casualità? Mentre Carolina Varchi di Fdi, relatrice della proposta di legge contro la Gpa, oggi assicurava in Parlamento che il suo partito ha a cuore tutti i bambini, veniva notificata alle prime mamme di Padova l'impugnazione del certificato di nascita: ipocrisia allo stato puro di un Governo che da quando si è insediato agisce in maniera sistematica per cancellare i diritti dei nostri figli». Commenta così Alessia Crocini Presidente di Famiglie Arcobaleno la decisione della procura di Padova di impugnare tutti e 33 gli atti di nascita di figli di coppie omogenitoriali, registrati dal sindaco Sergio Giordani dal 2017 a oggi. Un atto che di fatto cancella il secondo genitore dallo stato di famiglia e che va nella stessa direzione della direttiva del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di metà marzo, spingendosi però a ritroso nel tempo. «Come Famiglie Arcobaleno lotteremo accanto a questi genitori e non lasceremo nessuna azione intentata ma è bene che la società civile italiana si renda conto che c'è in atto una vera persecuzione dei bambini con due mamme o due papà e prenda una posizione chiara».