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La Casa dei figli di Mouse, il Grande fratello napoletano, è molto meglio del reality di Signorini

di Beatrice Dondi   13 marzo 2024

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Il fenomeno web con 12 star di TikTok è la versione aggiornata del Gf di Canale 5. Un trionfo del trash ma con un codice etico da rispettare

Ci sono dodici concorrenti vip rinchiusi in una casa, senza telefoni né contatti con l’esterno, tutti rigorosamente cinture nere di trash estremo. C’è un conduttore ben vestito, con un diminutivo per cognome. E un confessionale. Potrebbe andare peggio, potrebbe essere il nuovo Grande Fratello. Invece qui siamo oltre, un iperuranio napoletano che prende il meglio del peggio del reality principe, lo trasferisce a Napoli con tiktoker superstar da milioni di follower (otto milioni per la precisione, sommando i vari fan di Rita De Crescenzo, Laura la Divina, Papusciello e altre meraviglie partenopee) e fuori dalla porta lascia ben piegato il senso della misura. “La casa dei figli di Mouse” è titolo dello show che dal cugino di Alfonso Signorini riprende i tratti salienti, li rivede e non li corregge affatto. Anzi. 

Richiusi in una casa dai colori sgargianti, i vip partenopei, che nel loro mondo sono conosciuti decisamente più di quelli tenuti in ostaggio da otto mesi da Canale 5, possono contare sulla “stanza degli inciuci” (il confessionale) e persino su un supporto psicologico. Il loro obiettivo principe è quello di parlare tutti insieme contemporaneamente, a voce molto alta, a favor di telecamere. Per motivi misteriosi due web star sono in possesso di un tamburello, per evitare il rischio che si riesca a comprendere qualche parola, e quando si siedono a tavola, serviti da camerieri in guanti bianchi, per motivi altrettanto misteriosi sono costretti a indossare un bavaglino. 

E tra una barzelletta, una canzone, un travestimento e un indovinello, raccontano un mondo intero, come pesci nell’acquario. Per 4 ore e mezzo alla settimana si possono vedere online con un riscontro da capogiro: solo su YouTube la prima puntata ha totalizzato più di 200mila visualizzazioni, a cui devono sommare quelle provenienti da TikTok, Instagram, Facebook e X. Perché come si dice, la qualità premia. 

Ma questo Canale 5 lo aveva intuito da un pezzo, tant’è che per esempio, Barbara D’Urso in passato aveva ospitato con piacere due dei protagonisti, ovvero nonna Milina Gatta e suo nipote Giuseppe Anna, spacciandoli all’epoca come fidanzati. A Rita De Crescenzo, neomelodica tuttofare, il buon Mario Giordano ha dedicato un servizio definendola “la regina dell’illegalità”, il conduttore, Enzo Bambolina aveva partecipato a Ciao Darwin e in qualche modo, chi più chi meno, ha frequentato il Castello delle cerimonie prima della bufera. 

Ora, ovvio che si tratta di un reality choc, dove l’oltre si trasforma in ordinario. Ma con le sue regole precise: nella casa napoletana l’educazione è fondamentale, ed è severamente vietato offendere, imprecare, avere atteggiamenti discriminatori di qualsiasi tipo, e soprattutto è vietata la violenza in ogni sua forma, sia fisica che verbale. Pena l’espulsione immediata. Insomma, a ben vedere delle premesse assai più civili di quelle con cui si ha spesso a che fare nella normale programmazione televisiva, che di trash già se ne intende parecchio, spesso usa linguaggi incomprensibili ai più senza neppure la scusa della meravigliosa lingua napoletana e utilizza bullismo e discriminazioni come oggetti di vanto. Che dire, Piersilvio un’occhiatina potrebbe anche dargliela alla Casa dei figli di Mouse. O forse già glie l’ha data.