Dopo la pandemia la tutela del benessere psicologico è diventata una priorità per la popolazione. I dati mostrano però che la misura non è sufficiente: serve una rete di servizi interni al Ssn

Sembra addirittura che il sito dell’Inps sia andato fuori uso per alcune ore lo scorso 18 marzo, il giorno in cui si sono aperte le domande per accedere al bonus psicologo. Secondo il senatore del Partito democratico Filippo Sensi sarebbero arrivate sulla piattaforma 150 mila richieste in un solo giorno. Quasi 230 mila quelle presentate dopo una settimana, da quando la possibilità di inviare le richieste è stata aperta.

 

Mancano più di due mesi (31 maggio) prima che si chiuda la finestra a disposizione accedere al bonus psicologo, ma il numero di domande eccede già di gran lunga i fondi stanziati: «Sono numeri impressionanti, ci dicono quanto grave sia la questione della salute mentale nel nostro Paese, quanto sentita, quanto necessarie e urgenti nuove risorse», scrive sui social Sensi: «Servono più fondi, più attenzione, più risposte».

 

Servono, appunto, più fondi per la misura. Perché quelli che sono stati stanziati per il 2023 (l’attivazione del bonus è avvenuta con più di un anno di ritardo), cioè 10 milioni di euro (il doppio rispetto a quelli a disposizione per l’anno prima), non sono sufficienti per soddisfare neanche il 3 per cento di tutte le richieste arrivate: il 2,92 per cento di chi ha fatto domanda fino ad ora, a voler essere precisi, sarebbe coperto se si confermasse quanto accaduto lo scorso anno, cioè la possibilità di accedere alla misura per primi a chi ha appartiene alle fasce di reddito più basse.

 

La possibilità di accedere al bonus psicologo infatti, dipende dal reddito: solo chi ha un Isee inferiore a 50 mila euro può presentare domanda accedendo con Spid al sito dell'Inps (sezione "Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia”). E più si abbassa la soglia Isee più cresce il contributo annuale, da un minimo di 500 euro per chi sta tra i 30 e i 50 mila euro fino a un massimo di 1.500 euro all’anno per chi ha un Isee inferiore ai 15 mila euro. L’altro requisito per averne diritto è la residenza in Italia.

 

«La valanga di richieste per ottenere il bonus testimonia il bisogno e l'importanza che ha questa misura per la popolazione. Il bonus oggi rappresenta, vista la perdurante carenza di psicologi nei servizi pubblici, un canale indispensabile per dare risposta ai problemi psicologici», spiega il presidente nazionale dell'Ordine degli Psicologi David Lazzari: «Credo sia inoltre importante che i cittadini non si scoraggino, che tutti coloro che hanno bisogno facciano richiesta».

 

Anche per Ivan Iacob, segretario generale nazionale dell’Aupi, il sindacato degli psicologi italiani, il boom di domande arrivate svela che è necessario offrire risposte concrete alle tante persone che soffrono di disagio psicologico, non soltanto con misure come il bonus ma anche attraverso la creazione di una rete di servizi all’interno del Sistema sanitario nazionale: «Professionisti sanitari, psicologi, associazioni e neuropsichiatri sono tutti d'accordo: il bisogno di supporto psicologico è diventato cruciale dopo la pandemia. È urgente attivare interventi di prima risposta, come lo psicologo di base per identificare e trattare le fragilità prima che si trasformino in patologie più serie».