Prevenire le aggressioni da parte degli animali potenzialmente pericolosi si può. Puntando a responsabilizzare chi li possiede e prendendo esempio da quanto fanno all'estero

Un patentino e una assicurazione obbligatori per chi detiene cani di grossa taglia, che siano di razza o meticci. Potrebbe essere l’idea giusta e a costo zero per lo Stato italiano per mettere fine a episodi in cui cani di una certa stazza diventano protagonisti, loro malgrado, di aggressioni a umani e altri cani. Lo spunto viene dalle regole che alcuni Paesi europei hanno introdotto per mettere fine alle aggressioni. 

 

«Non è questione di razza ma di dimensioni, di peso del cane», ci spiega Federico Coccia, medico veterinario che è stato uno dei professionisti impegnati fin dall’inizio nella stesura della famosa Ordinanza Martini che risale ormai al 2013. «C’è una bella differenza tra prendere un morso alla caviglia da un cane che pesa un chilo, rispetto a quello che potenzialmente può fare un cane di trenta o più chili». 

 

Se qualcuno di voi ha preso un morso da un cane sa bene quanto sia spiacevole. Purtroppo alcune razze o incroci di una certa stazza e con una certa predisposizione che deriva dalla memoria di razza, hanno una presa più importante, un atteggiamento predatorio maggiore, e avendo bocche forti e grandi riescono a far male, fino a uccidere. «Qui non stiamo colpevolizzando i cani, ma è necessario che vengano messe regole chiare: chi possiede certi tipi di animali deve esserne responsabile», prosegue Coccia. 

 

Ogni Paese ha una lista di razze ritenute pericolose. L’Italia, no.  La Francia è la nazione più severa. Due le liste: una per i cani da attacco l’altra per quelli da guardia, comprendendo sia quelli di razza che i relativi incroci. Tutti i cani elencati non sono ammessi e non possono entrare neanche in compagnia di turisti. In Spagna sono tante le razze non ammesse e, per chi le detiene, c’è l’obbligo di una apposita licenza da rinnovare ogni cinque anni. 

 

Un patentino obbligatorio anche in Italia potrebbe essere la soluzione per la buona gestione di certi cani che spesso finiscono detenuti in canile per il resto della vita perché ingestibili e aggressivi. Ad oggi invece è previsto un corso obbligatorio solo per chi ha un cane che si è già reso protagonista di aggressione.