Professionista del mondo dei giornali, ha lavorato con Repubblica e l'Espresso. Amava la Musica (con la M maiuscola), l'amatriciana e l'umorismo. E tutti gli abbiamo voluto bene

Alessandro era Ale, Ale per tutti. Lui e il suo senso dell’umorismo sottile e spietato, un’intelligenza bastarda, irresistibile. E una fragilità che ti accarezzava e lo seguiva, nei modi e nel fisico, nella risata e nel suo personalissimo, cinico senso del tempo che vola.

 

Ale Sordi ha amato la Musica con la M maiuscola, che risuonava ogni istante e lo accompagnava in ogni gesto. Roba strana, roba bella. Tanto Frank Zappa. E l’amatriciana, di cui era un fine estimatore. Anni e sapienza messa ai servizi dei giornali, Repubblica e poi Affari e Finanza e per un breve periodo all’improvviso anche L’Espresso.

 

Ma senza lasciare mai da parte quella scintilla chiamata curiosità che gli permetteva sempre di ricordarsi di te, se per un periodo avevi avuto la fortuna di camminare insieme. Ciao Ale ti abbiamo voluto parecchio bene.

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