Maturità

Maturità 2024, Giuseppe Catozzella: "Queste tracce aiutano gli studenti a scavare dentro se stessi"

di Simone Alliva   19 giugno 2024

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Liceo Statale M. G. Agnesi, seconda prova scritta dell esame di Stato per la maturità

Lo scrittore analizza la prima prova di italiano su Ungaretti e Pirandello, l'Elogio dell'Imperfezione di Rita Levi Montalcini, la scrittura che cambia nell'era digitale e una riflessione sull'uso della bomba atomica: «Possono permettere anche ai ragazzi più impreparati di raccontarsi»

 «Tracce belle e aderenti al nostro tempo. Che possono permettere anche ai ragazzi più impreparati di andare a pescare dentro di loro, di riscoprire qualcosa di sé».  Giuseppe Catozzella, romanziere di fama, già finalista al Premio Strega 2014 con “Non dirmi che hai paura” (Feltrinelli) da cui è stato tratto l'omonimo film appena premiato al Tribeca Film Festival di New York, ha commentato a L'Espresso la prima prova scritta di italiano proposta agli oltre 526mila studenti per l’esame di maturità. 

 

«Sono tracce estremamente biografiche» dice Catozzella. «Prendiamo per esempio il brano di Ungaretti "Pellegrinaggio", inserito nella raccolta "Vita di un uomo". È una poesia che trae ispirazione dall'esperienza vissuta da Ungaretti durante la Prima guerra mondiale ed è un bellissimo testo poetico esistenzialista, che scava dentro la fatica della guerra. Ed estremamente contemporaneo data la tragica attualità dei conflitti oltre i nostri confinioltre i nostri confini. E offre l’opportunità, la capacità, di ritrovare sé stessi dentro il fango, provando a scavare, esplorando le zone più basse che l'uomo conosce. E credo che i ragazzi ci abbiano potuto trovare qualcosa di davvero personale dentro». 

 

Il testo di Pirandello invece, «È un romanzo molto attuale che può essere riportato all’oggi, col rapporto tra uomo e macchina nell'epoca dell'intelligenza artificiale. Certo per Pirandello la visione era esistenzialista, davvero molto critica, al punto che identificava la macchina con la morte dell'uomo, dell'essenza e della sua libertà: l'uomo diventa schiavo rimandando alla macchina».

 

«Sapevo che una delle possibilità era Oppenheimer per il 120° anniversario dalla nascita, un tema caldo» ha poi proseguito lo scrittore. «La minaccia dell'umanità derivante dalla mano dell'uomo. Trovo molto bello il terzo brano, tratto da "Riscoprire il silenzio" di Nicoletta Polla-Mattiot, che invita a riflettere sul valore del silenzio in un mondo sempre più rumoroso e frenetico. Riscoprire il silenzio mi sembra un concetto molto contemporaneo, in un'epoca in cui siamo bombardati da noi stessi, da ciò che pubblichiamo senza sosta. E credo che in questa riscoperta i ragazzi si siano potuti rispecchiare». 

Tra le tracce anche 'L'elogio dell'imperfezione' di Rita Levi Montalcini; un testo sul valore del patrimonio artistico e culturale; una traccia che esplora le nuove forme di comunicazione online. «Tutte tracce che sollecitano i ragazzi a scoprire davvero qualcosa di sé».