Consulta
Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Corte costituzionale
Il giudice, eletto all'unanimità, succede ad Augusto Barbera
Giovanni Amoroso è stato eletto presidente della Consulta all'unanimità. Dopo l'addio di Augusto Barbera, ha ricoperto il ruolo di presidente facente funzioni. Oggi, 21 gennaio, gli succede ufficialmente. Il mandato di Amoroso scadrà il 13 novembre 2026. Il giudice ha 75 anni ed è originario di Mercato San Severino, in provincia di Salerno. Dopo l’elezione, c'è stato il consueto incontro con la stampa. Amoroso ha ricevuto diverse domande sulla vicenda che ha interessato la Corte nelle ultime ore: il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata, che è stato dichiarato inammissibile. Durante la riunione odierna della Consulta, sono stati scelti anche i nuovi vicepresidenti della Corte: si tratta di Luca Antonini, eletto dal Parlamento in quota Lega, e Francesco Viganò, nominato da Sergio Mattarella.
La Corte e il ruolo del suo presidente
La Corte costituzionale, operativa dal 1956, ha quattro ruoli principali, delicatissimi: verifica la conformità costituzionale delle leggi e l’ammissibilità dei referendum abrogativi, risolve i possibili conflitti fra i poteri dello stato, o le regioni, e giudica su eventuali accuse mosse nei confronti del Presidente della Repubblica. È composta da quindici giudici, alcuni eletti dal Presidente della Repubblica, altri dal Parlamento, e altri dalle Supreme magistrature, in modo da garantirne l'indipendenza. Il presidente della Corte non è solamente il suo rappresentante. Di norma, non ha autorità diversa dagli altri giudici rispetto alle attività di giudizio, può essere considerato un primus inter pares: nel caso in cui ci sia la parità in una votazione, il suo voto vale doppio.