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20 ottobre, 2025Il numero due del mondo non scenderà in campo a Bologna. Il Capitano azzurro Volandri: “Non ha dato la sua disponibilità, ma la Coppa è e sarà sempre casa sua”.
Jannik Sinner non farà parte della squadra che, dal 18 al 23 novembre, difenderà la Coppa Davis conquistata a Malaga lo scorso anno. Lo ha annunciato il Capitano azzurro Filippo Volandri: “Sinner non ha dato la sua disponibilità, ma la Coppa è e resterà sempre casa sua. Sono certo che Jannik tornerà presto a fare parte della squadra”.
A Bologna scenderanno in campo Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Matteo Berrettini, Simone Bolelli e Andrea Vavassori, una rosa che, nonostante l’assenza del numero due al mondo, per Volandri, “permetterà di affrontare l’impegno con la massima convinzione”.
“Era nell'aria che dopo averla vinta due volte, quest'anno Sinner non avrebbe giocato la Davis. Negli ultimi anni abbiamo visto spesso grandi giocatori rinunciare a scendere in campo, da Federer a Djokovic, fino a Nadal e Alcaraz”, ha commentato l’ex capitano azzurro Paolo Bertolucci, sottolineando che nel tennis moderno gli Slam hanno ormai la priorità sulla massima competizione per nazionali.
Lo stesso, Sinner in alcune dichiarazioni rilasciate a Sky Sport a margine dell’Atp 500 di Vienna, ha confermato l’analisi di Bertolucci: “L'importante è partire bene nel 2026 con l'Australian Open e una settimana in più di preparazione cambia. È stata una scelta difficile rinunciare alle Finals di Coppa Davis, di sicuro il fatto di averla vinta già due volte ha avuto un suo peso”.
Il presidente della Fitp (Federazione italiana tennis e padel) Angelo Binaghi ha ribadito di riporre “grande fiducia” nel gruppo guidato da Volandri e di non avere dubbi sulla capacità del quintetto azzurro di “saper onorare al meglio i colori dell’Italia”. “La squadra è solida, unita e capace di trasformare ogni difficoltà in un’ulteriore spinta. I nostri ragazzi hanno già dimostrato di poter raggiungere traguardi straordinari insieme. La decisione di Jannik arriva al termine di una stagione nella quale ha dimostrato di essere un punto di riferimento straordinario per tutto il movimento tennistico italiano. La capiamo e la rispettiamo anche se per noi è comunque molto dolorosa”, ha detto Binaghi.
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