Attualità
18 dicembre, 2025Davati all'immobile sgomberato questa mattina a Torino decine di manifestanti. Cori contro Piantedosi
Gli attivisti dell’Askatasuna promettono battaglia, certi che l’esperienza trentennale dello storico centro sociale torinese sgomberato questa mattina - 18 dicembre - non finisca oggi. Intanto, mentre alle 18 è stato convocata una manifestazione in solidarietà dell’Aska, il presidio di fronte allo stabile di via Regina Margherita è stato fatto disperdere dalla polizia in tenuta antisommossa, che ha aperto gli idranti contro gli attivisti. Sono otto le persone indagate, attivisti dell'area antagonista torinese.
"Ci sembra una chiara indicazione del governo Meloni per fermare quelle che sono state le lotte per la Palestina di questi mesi, con cortei oceanici in tutta Italia - ha detto uno dei portavoce del centro sociale -. Quello che vediamo è un atteggiamento ovviamente muscolare da parte delle forze dell'ordine e ci sembra chiaro che anche il sindaco Lo Russo, ovviamente cedendo di fronte a delle volontà fasciste del governo, voglia chiudere esperienze come quelle del centro sociale Askatasuna, una presenza ormai quasi trentennale nel quartiere Vanchiglia e a Torino. Quello che vediamo - ha continuato - ci sembra un attacco alle lotte e alle esperienze di quartiere che costruiscono iniziative dal basso da più di 30 anni”.
Dopo gli idranti e una breve dispersione degli attivisti, i manifestanti si sono nuovamente radunati al centro della carreggiata di corso Regina Margherita con lo striscione "giù le mani da Askatasuna” e con cori contro il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che questa mattina ha rivendicato lo sgombero.
In strada, al fianco degli attivisti dell’Askatasuna, è scesa anche la signora Lucia, residente del quariere. “I sindaci di prima non hanno fatto niente per evolvere questo spazio, questo (Lo Russo, ndr) si è dato da fare per questo patto di collaborazione dove tutti eravamo convinti che sarebbe diventato uno spazio a favore del quartiere. Adesso con questo intervento non so. Lui non può fare miracoli. Secondo me qui chi ha deciso sono persone più autorevoli”.
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