In piazza a Bagnoli (Napoli) per chiedere sicurezza e interventi concreti per i Campi Flegrei. L’arrivo dei ministri Matteo Salvini, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara, riuniti nella Città della scienza per un convegno precongressuale della Lega, ha fatto deflagrare la tensione: è partito un corteo di manifestanti che volevano incontrare i membri del governo Meloni. Avevano in mano i cuscini, simbolo della protesta come delle notti insonni, trascorse nella paura di nuove scosse di terremoto. Le forze dell’ordine hanno bloccato la strada di accesso alla struttura che ospitava il convegno del Carroccio. Lo scontro tra gli agenti in tenuta antisommossa e i manifestanti è stato violento: ai lanci di uova e fumogeni, la polizia ha risposto con cariche e manganellate. È rimasto ferito il vicario del questore di Napoli Stefano Spagnuolo. Poi il ritorno alla calma: a un gruppo di cittadini è stato consentito di consegnare agli organizzatori della manifestazione leghista una richiesta per indire, a Roma, un incontro per affrontare il tema degli sfollati a causa dell’allerta sismica. Il corteo era aperto da uno striscione: “La vostra sicurezza è solo repressione: 800 miliardi per la guerra, per i territori nessuna prevenzione”. “Gli abitanti di Gagnoli e dei Campi Flegrei vogliono vivere in sicurezza - si leggeva invece nel messaggio di convocazione della manifestazione -. Il governo attui misure straordinarie per gli sfollati e la messa in sicurezza degli edifici. Non abbiamo più tempo”.