Gli attacchi incendiari arrivano dopo la decisione del Consiglio di Stato di rendere valido il bando, voluto dal comune di Roma, per le concessioni di 31 lidi

Un ragazzo di 25 anni di Roma potrebbe essere l'autore degli incendi appiccati negli ultimi due giorni a sette stabilimenti balneari di Ostia. L'ipotesi della polizia si è fatta avanti dopo che il giovane è stato visto allontanarsi di corsa dallo stabilimento "Mami", vicino al quale è stato poi fermato. 

La squadra mobile della questura di Roma e i poliziotti del X Distretto di Polizia Lido sono alle prese con le immagini di alcune telecamere per cercare di individuare i responsabili, forse legati al racket che controllerebbe diversi lidi della frazione romana. Nella giornata di lunedì 24 marzo era stato dato fuoco a due stabilimenti sul litorale ostiense, le Dune e il Belsito, mentre gli altri cinque lidi (Salus, Arcobaleno, Vittoria, Plinius e Capannina) sono stati avvolti dalla fiamme il giorno successivo. 

L'ipotesi dolosa è motivata anche dal fatto che il bando dell'amministrazione Gualtieri per le concessioni a 31 stabilimenti balneari di Ostia - a partire dal primo maggio - è tornato valido, dopo che il Consiglio di Stato ha deciso di accogliere il ricorso del Comune di Roma contro la sospensiva (emessa dal Tar del Lazio) della gara bandita dal Campidoglio. I roghi sono avvenuti a ridosso della decisione del tribunale, aumentando i sospetti degli investigatori. ''Il sindaco della capitale Roberto Gualtieri ha sentito telefonicamente il Prefetto di Roma Lamberto Giannini e il Consulente per la legalità di Roma Capitale Francesco Greco sulla questione degli incendi attualmente in corso sul Litorale di Ostia", si legge in una nota della capitale.

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