Camera piena - ma non completa - per la cerimonia in onore di della regina Camilla e di Re Carlo III, "primo re britannico a prendere la parola in quest'aula", come ha spiegato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Un'accoglienza che arriva calorosa, tra applausi e standing ovation di deputati e senatori presenti, proprio "nella giornata in cui le loro maestà festeggiano il loro ventesimo anniversario di matrimonio", come ha dichiarato Fontana. Presenti diversi ministri, tra cui il vicepremier Antonio Tajani che ha, anche in qualità di ministro degli Esteri, accompagnato i reali britannici nel corso dei vari appuntamenti istituzionali. Ma non solo: a Montecitorio c'erano anche gli ex presidenti della Camera, Fausto Bertinotti, Luciano Violante, Roberto Fico e Gianfranco Fini. Nei primi banchi, la leader del Pd Elly Schlein, seduta accanto al già presidente del Consiglio e senatore a vita, Mario Monti.
"In una situazione complessa come quella che stiamo vivendo, dall'Ucraina al Medio Oriente, è necessario avere una visione comune del mondo", ha dichiarato Fontana, nell'introdurre i reali. Concetto ribadito poi anche dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha preso la parola dopo Fontana per sottolineare ancora una volta il forte legame tra i due Paesi. Si tratta, come ha ricordato lo stesso Re Carlo, della prima volta che il sovrano è tornato in Italia dopo la sua incoronazione. E lo ha detto in italiano: "Spero di non stare rovinando la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia", ha detto il re tra gli applausi (e le risate) dei presenti.
Lo scopo dello visita dei regnanti britannici è quella di saldare ancora di più il rapporto tra i due Paesi: "Oggi sono qui con uno scopo: ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l'Italia e impegnarmi per mantenere questa amicizia nel tempo che mi sarà concesso come sovrano", ha affermato Carlo III davanti alle Camere riunite. Il sovrano si è detto quindi "molto grato al presidente Sergio Mattarella per il suo gentile invito a compiere una visita di Stato in Italia", Paese a cui è molto affezionato e che ha visitato più volte, come lui stesso ha ricordato. "Soprattutto è un grande onore essere stato invitato a parlare a tutti voi, la prima volta per un sovrano britannico" davanti "a questa fondamentale istituzione democratica. L'Italia è un Paese molto caro al mio cuore e a quello della regina come lo è a tanti britannici", ha aggiunto.
Uniti della difesa dei valori, così come in quella del pianeta: dalla siccità in Sicilia alle alluvioni nel Somerset, entrambi i Paesi sono vittime del cambiamento climatico, contro il quale Regno Unito e Italia combattono da anni. Tra gli sguardi attenti di La Russa e Fontana, seduti accanto a lui, il sovrano britannico ha quindi letto in italiano un passo delle Georgiche di Virgilio, "il padre dell'agricoltura sostenibile, che comprese più di tutti il rispetto che è dovuto alla natura", ha continuato.
Domani - 10 aprile - il sovrano britannico sarà in visita a Ravenna, "dove Byron riposa in pace insieme a Dante", ha raccontato ancora il re, aggiungendo: "L'Italia sarà sempre nel mio cuore, come lo è stato per la mia adorata madre" (la regina Elisabetta II, scomparsa nel dicembre 2022, ndr.). E, per dimostrarlo, ha concluso il discorso parlando in italiano: "I nostri due Paesi si trovano alle estremità del continente europeo. Il nostro è un insieme di isole spazzate dal vento, il vostro è una penisola baciata dal sole". Diversi sotto molti aspetti, ma fatti di differenze che si completano a vicenda. "Qualunque siano le sfide che inevitabilmente affrontiamo come nazioni, nel nostro continente e oltre, ora e in futuro possiamo superarle insieme e lo faremo insieme. E quando lo avremo fatto potremo dire con Dante: E quindi uscimmo a riveder le stelle", ha chiosato re Carlo, tra gli applausi di deputati e senatori.