È stato l'ex fidanzato a uccidere Martina Carbonaro, 14 enne di Afragola, trovata senza vita poco dopo l'una di notte, tra il 27 e il 28 maggio, in un edificio diroccato nei pressi dell'ex stadio Moccia della stessa città del Napoletano. La conferma del femminicidio è arrivata a poche ore dalla notizia della scomparsa della minorenne, nel tardo pomeriggio del 26 maggio, denunciata dalla madre. "L'ho uccisa perché mi aveva lasciato", avrebbe detto, secondo alcune indiscrezioni, l'ex Alessio Tucci.
Martina Carbonaro non voleva riallacciare il rapporto interrotto, ma avrebbe accettato lo stesso di incontrarsi con l'ex fidanzato nello stesso luogo dove solitamente si vedevano quando stavano insieme. Qui, al culmine di una lite, lui avrebbe colpito la ragazza con una pietra, uccidendola. La procuratrice di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta, ha fatto sapere che il quasi diciannovenne ha confessato di aver ucciso la minorenne e di averne occultato il cadavere, trovato dai carabinieri della Compagnia di Casoria e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
La procura di Napoli Nord ha quindi accusato il giovane di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Le modalità con le quali il giovane avrebbe assassinato la ragazza sarebbero state cruente. Poi avrebbe nascosto il corpo in un vecchio armadio del palazzo, dove è stato trovato. Lo stesso giovane avrebbe raccontato alcuni particolari del delitto. "Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà vola in alto", ha scritto su Facebook Fiorenza, la mamma di Martina Carbonaro. "Ora starai con i miei genitori, tu sei stata importante e lo sarai per sempre".
"Siamo tutti profondamente addolorati per l'orrore dell'inaccettabile morte di una adolescente di 14 anni, a cui è stato tolto il diritto di vivere". È il commento del sindaco di Afragola, Antonio Pannone dopo il ritrovamento del corpo della giovane. "È una immane tragedia che sconvolge la nostra comunità - ha continuato ancora il primo cittadino - di fronte alla barbarie di chi non rispetta la libertà e la dignità femminile. Esprimo alla famiglia di Martina il più profondo cordoglio della Città di Afragola e sono certo che nulla resterà di intentato nelle indagini in corso per assicurare alla giustizia il responsabile di un delitto così efferato".