Bruxelles ricorda tutti i provvedimenti che tutelano i diritti in materia di riservatezza e annuncia: "Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per garantire l'effettiva applicazione del diritto dell'Unione"

Caso Paragon, dura risposta della Commissione Ue: "È inaccettabile accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi giornalisti e oppositori politici"

È stato rescisso definitivamente il contratto tra Paragon Solutions e il governo italiano. L'azienda israeliana ha accusato le istituzioni di non aver voluto indagare per scoprire chi, effettivamente, ha utilizzato lo spyware Graphite per spiare il giornalista Francesco Cancellato. Nella relazione del Copasir, invece, l'interpretazione della vicenda è differente: sarebbero state le autorità italiane a interrompere il rapporto con la società dopo gli scandali che emersi e che vedono coinvolti anche gli attivisti della ong Mediterranea, tra cui anche il suo fondatore Luca Casarini. La spy story è all'attenzione della Commissione europea. In risposta all'interrogazione presentata da Movimento 5 stelle, Partito democratico e Verdi e sinistra, l'esecutivo comunitario ha affermato di essere "a conoscenza delle recenti relazioni sull'uso di Paragon e la sua posizione sull'uso di spyware è molto chiara: qualsiasi tentativo di accedere illegalmente ai dati dei cittadini, compresi giornalisti e oppositori politici, se confermato, è inaccettabile". Oltre la condanna, Bruxelles fa intendere che approfondirà quanto accaduto, " per garantire l'effettiva applicazione del diritto dell'Unione".

Le norme violate

L'accordo comunitario "in materia di protezione dei dati e della vita privata - prosegue la risposta della Commissione - fornisce una protezione completa della riservatezza delle comunicazioni nonché dei dati personali e delle apparecchiature terminali degli utenti. La normativa dell'Ue sulla protezione dei dati si applica al trattamento dei dati personali da parte di soggetti privati, anche quando il trattamento è necessario per finalità di sicurezza nazionale. Ai sensi della direttiva e-privacy, l'intercettazione o la sorveglianza delle comunicazioni è vietata se manca il consenso dell'utente. Sebbene per importanti obiettivi pubblici siano consentite limitazioni, queste sono soggette a condizioni e garanzie rigorose". Inoltre, "le autorità di controllo dispongono di poteri effettivi per esaminare eventuali accuse di utilizzo improprio". Pper quanto riguarda la protezione delle fonti giornalistiche e delle informazioni riservate, infine, la Commissione ricorda che "l'articolo 4, paragrafo 3, lettera c del regolamento europeo sulla libertà dei media (Emfa) sarà applicabile a partire dall'8 agosto 2025. L'applicazione di questa e altre garanzie contenute nell'Emfa assicureranno la libertà e l'indipendenza dei media in tutta l'Ue, proteggendoli da ingerenze".

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Le crepe di Trump - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 13 giugno, è disponibile in edicola e in app