Da una parte Jeff Bezos con tutti i suoi invitati multimiliardiari. Dall’altra, a pochi chilometri di distanza, le finte nozze organizzate da Extinction Rebellion a Venezia per protestare contro il matrimonio del proprietario di Amazon, tra gli uomini più ricchi del pianeta. Nel flash mob organizzato dagli ecoattivisti veneziani davanti alla basilica di San Marco, due figure mascherate in abiti nuziali legate con una mano a un finto pianeta e con l’altra ai manifestanti che reggevano cartelli con scritto “i governi”, “i media”, “l’economia” e la “giustizia”. Alle loro spalle avrebbero dovuto issare un grande striscione che recitava “The 1% ru(i)ns the world”, cioè “l’un per cento rovina il mondo”.
Ma dopo poco sono intervenute le forze dell’ordine che hanno sollevato di forza gli attivisti e una ventina di loro sono stati portati nella sede della polizia municipale. “Il diritto di manifestare pacificamente è garantito dalla Costituzione e la polizia può disperdere i manifestanti solo se pongono un pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico”, si legge in un comunicato di Extinction Rebellion. “Il nostro messaggio di dissenso non può essere silenziato con la forza: il matrimonio di Jeff Bezos e dei suoi 250 invitati ultraricchi nella città simbolo della crisi climatica è uno dei paradossi del nostro tempo”, continua.
“Questo accade mentre la concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi super miliardari sta influenzando l’intero sistema globale, condizionando i governi, i media, minacciando le democrazie e aggravando la crisi ecoclimatica, di cui Venezia ne è un triste simbolo tangibile”.