In occasione del 45esimo anniversario della strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ribadito l'importanza di cercare la verità su quanto avvenuto: "La strage di 45 anni or sono nel cielo di Ustica ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato" ed è "stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese. La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia". Anche la terza carica dello Stato, il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, ha fatto un appello per la ricerca della verità: "La strage di Ustica, 45 anni dopo, resta una ferita aperta. In questa giornata rinnovo ai familiari delle vittime (81, ndr) la mia vicinanza. Accertare la piena verità dei fatti su quanto accaduto il 27 giugno 1980 deve essere un obiettivo da perseguire con costanza e determinazione".
La prima parte dell'inchiesta esclusiva de L'Espresso
La seconda parte dell'inchiesta, quella sulle prove sparite dai depositi militari, prosegue qui
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