Tra il Colosseo e il Tempio di Venere a Roma, per una notte, ha brillato una Mela d'oro. È il simbolo che da 37 anni rappresenta il Premio Marisa Bellisario, un riconoscimento al talento femminile in tutte le sue forme. Sono più di 600 le "donne che fanno la differenza" premiate negli anni: manager, scienziate, attrici, ricercatrici, atlete, giornaliste, professioniste che hanno visto riconosciuti il loro impegno e la loro tenacia.
La Fondazione Marisa Bellisario dal 1989 valorizza il protagonismo femminile e si dedica alla promozione della parità di genere, seguendo l'esempio di Marisa Bellisario, la prima grande manager italiana, pioniera nel settore delle nuove tecnologie. Il suo impegno per l’emancipazione delle donne l’ha resa un’icona di determinazione, innovazione e modernità. L'idea di istituire un premio in sua memoria è stata di Lella Golfo, che è anche presidente della Fondazione Bellisario. A Lella Golfo si deve la legge sulle quote di genere nei CdA delle società quotate e controllate. Grazie alla "Golfo-Mosca" del 2011 oggi l'Italia gode di una più equa rappresentanza femminile nei vertici del mondo economico. La presenza di donne nei Cda delle società quotate è passata dal 6,3% del 2009 al 43% nel 2023. Lo ha ricordato durante la premiazione anche la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini: "Lella Golfo ha dato la possibilità di valorizzare i propri talenti. Le donne che entrano nelle imprese aumentano i punti di Pil e consentono all'economia di andare meglio. A prescindere dalle 'quote rosa', che detesto". Eppure, senza la legge Golfo-Mosca e le quote di genere, quei talenti e quelle opportunità sarebbero rimaste sommerse dal peso di stereotipi e resistenze culturali che la Fondazione si impegna ogni giorno a scardinare.
La prima premiata della serata è la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Prima donna maltese e la più giovane a ricoprire questo ruolo, Metsola "è diventata simbolo di un’Europa capace di farsi voce delle donne, dei giovani, delle minoranze in uno dei momenti più delicati della nostra storia comune. Ottenendo un record di consensi alla sua rielezione". "È un onore che condivido con tutte le eurodeputate e alle donne dico: non mollate mai", ha detto dal palco la presidente.
Si aggiudicano la Mela d'oro anche Laura Bertulessi, per la visione innovativa con cui guida Italtrans nel settore della logistica; Rita Lofano, presidente dell’Agi, premiata per il suo contributo al giornalismo con passione e spirito cosmopolita; e Claudia Gerini, per il suo talento e la versatilità nel mondo dello spettacolo. Riconoscimenti anche a Maria Luisa Gota per il Management, ad Arianna Alessi per il suo impegno nella solidarietà, a Daria Perrotta, prima donna Ragioniera generale dello Stato. Riceve il Germoglio d'Oro Alice D’Amato come giovane promessa nello sport. Prima ginnasta italiana a vincere l’oro in una gara individuale alle Olimpiadi di Parigi 2024, dove ha conquistato anche l’argento a squadre. Dal palco ha ricordato il trionfo olimpico: "Sogno sempre di essere ancora a Parigi a festeggiare. Spero che questi momenti possano tornare".
Per la leadership femminile nel campo dell’innovazione e della sostenibilità sono state premiate le aziende MyLime, Mulan Group e Terna. Per la categoria Religiose, riceve la Mela d'oro Suor Monia Alfieri, per il suo impegno costante e appassionato verso una scuola inclusiva e aperta. Eliana Mangiardi, Sara Zoccheddu e Alessandra Magnabosco sono le vincitrici per la categoria Neolaureate. Con il massimo dei voti in Ingegneria Meccanica, Elettrica e Informatica, sono state selezionate per la qualità del loro percorso di studi e il potenziale di innovazione che rappresentano.
La serata, condotta da Gabriele Corsi, è stata impreziosita dall'esibizione del corpo di ballo del Centro studi danza Sismo, che ha lanciato un messaggio forte ed emozionante contro l'emergenza femminicidi. Sul palco anche Simone Cristicchi e Francesca Michielin. "È ancora difficile essere una donna nel settore della musica in Italia", ha detto la cantante. "Ci è contestato anche il modo in cui siamo vestite. Ci sono tante musiciste di talento che non hanno lo spazio che meritano". Un tema, quello della sottorappresentazione femminile nel mondo dello spettacolo, di cui ha discusso anche Claudia Gerini: "Manca ancora tanto per la parità. Ma negli ultimi anni avverto tanta sorellanza, ognuna ha la sua voce e tutte ci diamo una mano". "Donne che fanno la differenza" e che trovano forza nella loro somma.