Il trentenne, deceduto il 3 giugno dopo essere stato arrestato, sarebbe morto per un'emorragia interna da trauma toracico

Pescara, il taser non ha causato la morte di Riccardo Zappone: lo rivela l'autopsia

È stata un'emorragia interna a uccidere Riccardo Zappone, il trentenne arrestato a Pescara dalla Polizia martedì 3 giugno. Lo ha reso noto la Procura, precisando che l’uso del taser da parte non ha avuto un ruolo causale nella morte. Il decesso sarebbe dovuto alle percosse ricevute prima dell'arresto che gli hanno causato una "sommersione interna emorragica da trauma toracico chiuso".

 

La procura ha aperto due fascicoli. Uno per omicidio colposo come conseguenza di altro reato, al momento contro ignoti, l'altro per lesioni aggravate, in cui sono indagati i tre uomini coinvolti nella rissa. Il ragazzo, si legge nella nota, si trovava "in condizione di particolare vulnerabilità. Gli accertamenti", prosegue "saranno completati anche con esami tossicologici e istologici sui prelievi eseguiti". L'indagine verificherà anche le modalità di intervento della Polizia, anche se al momento non ci sono indagati tra gli agenti.

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Garlasco Horror Show - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 6 giugno, è disponibile in edicola e in app