Attualità
29 luglio, 2025Articoli correlati
“Durante il mio mandato ho concesso l’arena solo ai Rolling Stones per una data straordinaria. Oggi il numero di eventi ospitato è esagerato ed è un costo per la città”. L’ex sindaco di Roma interviene sulla polemica
Chiunque passi da Roma, quest’estate, avrà notato la cadenza serrata di eventi organizzati dall’amministrazione comunale al Circo Massimo: solo nel mese di giugno, dieci concerti. Inevitabile, per me, ripensare al lavoro svolto durante la mia sindacatura, quando proposi questo luogo storico ai Rolling Stones. Fu un concerto epico che, come dicemmo allora, coniugò «il fascino della storia e la storia del rock». Ma suscitò anche critiche feroci, alcune ricordate di recente su queste pagine (vedi L’Espresso n.27, “Circo Massimo ostaggio dei concertoni”). L’evento che il 22 giugno 2014 portò al Circo Massimo oltre settantamila spettatori fu un enorme successo e si svolse senza disagi né danni: fu straordinario, ovvero si trattò di “una eccezione” e come tale fu pensato, autorizzato e realizzato. Ciononostante, fui accusato di aver «svenduto» il Circo Massimo con una «notte-regalo ai Rolling Stones», come titolò La Repubblica. Non fu così, anzi.
Come spesso accade, occorre fare un passo indietro. Nel 2013, trovai Roma indebitata per quasi due miliardi di euro e avviai un piano di risanamento da 450 milioni l’anno. Studiai personalmente le oltre ventimila voci di bilancio, tra le quali trovai la tariffa di affitto del Circo Massimo che era fissata da oltre un decennio a poche migliaia di euro. Decisi di moltiplicarla per cento e di inserire tale variazione nel primo bilancio della mia sindacatura. Al tempo stesso, riuscii a convincere la band inglese a spostare a Roma il concerto programmato a Londra. Quando accettarono, sapevano che le condizioni di affitto del Circo Massimo sarebbero state significativamente onerose, proprio per la nuova tariffa che avevo inserito nel bilancio da approvare in primavera. Purtroppo, per motivi di ostruzionismo politico da parte del Pd, la votazione slittò a luglio.
Per questo i Rolling Stones ottennero il Circo Massimo con la vecchia tariffa stabilita dai sindaci che mi avevano preceduto. Tuttavia, proprio per compensare tale “perdita”, convinsi gli organizzatori a sostenere tutti i costi extra per l’apertura straordinaria notturna della metropolitana, la pulizia dell’area e il potenziamento della sicurezza per la quale vennero assunti centinaia di addetti. Alla fine, il costo pagato per l’utilizzo del Circo Massimo dai Rolling Stones non fu di «miseri ottomila euro», ma di diverse centinaia di migliaia di euro.
Questo dovrebbe far riflettere sulla tariffa attuale: se non vengono aggiunti a carico dei proponenti anche i costi extra, la somma incassata determina un bilancio negativo per Roma. Inoltre, per permettere la realizzazione di concerti così ravvicinati nel tempo, l’attuale Giunta opera in deroga al regolamento sull’impatto acustico. Nel 2014, con la Soprintendenza del Ministero dei Beni Culturali firmammo un accordo che stabilì un criterio di eccezionalità, che io tuttora condivido e che evidentemente non è più rispettato. Ritengo giusto, infatti, utilizzare uno spazio così storicamente iconico solo per eventi davvero straordinari. Il suo utilizzo settimanale, a mio parere, ne svilisce la dignità.
*Ignazio Marino, sindaco di Roma tra il 2013 e il 2015 e oggi eurodeputato
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