Almeno 24 morti e una ventina di dispersi è il bilancio provvisorio dell'inondazione improvvisa avvenuta nella tarda serata del 4 luglio, in Texas, che ha spazzato via alcuni campeggi dove erano in corso centro estivi e campi scout. Le forti piogge si sono concentrate sull'area centrale del Paese, provocando la crescita di oltre 6 metri in un'ora del fiume Guadalupe, che ha straripato. Nel Giorno dell'Indipendenza Usa, un misto di fango e acqua ha sommerso tre contee a ovest di Austin dopo che nella notte (fuso orario locale, ndr) sono caduti fino a 30 centimetri d’acqua. Circa 100 uomini di diverse squadre di soccorso, Guardia nazionale e  dipartimento di pubblica sicurezza continuano a lavorare "senza sosta" - secondo quanto riferiscono i media locali - nel tentativo di rintracciare soprattutto i numerosi bambini che mancano all'appello.

Il sindaco della contea, Joe Herring, ha dichiarato lo stato d’emergenza per disastro ambientale. «Nessuno sapeva che questo tipo di alluvione sarebbe arrivato», ha spiegato il giudice di Kerrville, Rob Kelly, rispondendo a chi gli chiedeva della mancanza di misure di prevenzione. «Abbiamo alluvioni di continuo. Questa è la valle fluviale più pericolosa degli Stati Uniti», ha continuato. Il giudice Kelly ha poi ordinato a chi vive vicino agli argini di mettersi in salvo, cercando una via di fuga nonostante strade e autostrade siano state spazzate via e acqua ed energia siano inaccessibili.

I genitori di più di 20 ragazze del Camp Mystic, un campo estivo femminile, hanno pubblicato sui social le foto delle loro figlie per avere informazioni. Altri campi scuola - Rio Vista, Sierra Vista, La Junta, Waldemar, Texas Lions Camp - hanno fatto sapere che i partecipanti erano in salvo, ma non da tutti i centri sono ancora arrivate rassicurazioni.