Salute
20 agosto, 2025Aumentano in Europa i contagi di virus come West Nile e Chikungunya. Lo denuncia il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
Le insidie del clima hanno tante forme, anche quella di una zanzara. La biologia sconvolta dai cambiamenti climatici le rende sempre più spesso vettori di malattie come il virus del Nilo Occidentale (West Nile) e la Chikungunya. E in futuro sarà sempre peggio. A lanciare l'allarme è il l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), che in occasione del World Mosquito Day ha parlato apertamente di una “nuova normalità”, che richiederà risposte coordinate da parte dei Paesi europei.
Secondo il Centro, il continente sta vivendo stagioni di trasmissione sempre più lunghe, diffuse e intense. Nel 2025, sono state registrate 27 epidemie di Chikungunya – record assoluto – e, per la prima volta, è stato segnalato un caso autoctono nella regione francese dell’Alsazia, segno dell’espansione del rischio verso le latitudini settentrionali. Lo stesso fenomeno riguarda il virus West Nile, con casi rilevati per la prima volta in nuove aree europee, tra cui le province italiane di Latina e Frosinone. Preoccupa anche il numero di infezioni: è il più elevato degli ultimi tre anni e si prevede un ulteriore picco tra fine agosto e settembre.
La causa principale di questa impennata è l’espansione della zanzara tigre, oggi presente in 369 regioni di 16 Paesi europei. Dieci anni fa, era stata segnalata soltanto in 114 regioni. I viaggi internazionali e l'aumentata capacità di spostamento delle persone rende poi più probabile l'emergere di nuovi virus e focolai.
Il ruolo dei cambiamenti climatici
Gli esperti dell’Ecdc spiegano che le temperature più alte, le estati più lunghe e gli inverni più miti prolungano la sopravvivenza delle zanzare e favoriscono la loro riproduzione anche in zone dove in passato non erano presenti. La maggiore frequenza di precipitazioni intense, alternate a periodi secchi, crea ambienti stagnanti ideali per la deposizione delle uova. Tutte queste condizioni ambientali sono esacerbate dai cambiamenti climatici causati dalle attività umane.
le raccomandazioni dell'Ecdc
Per far fronte a questo scenario, sono state pubblicate linee guida aggiornate sulla sorveglianza e la gestione di Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile, con nuove indicazioni anche per le zone che finora non avevano mai affrontato minacce simili. L'agenzia incoraggia gli abitanti delle aree colpite, in particolare anziani, bambini e persone con sistema immunitario indebolito, "a proteggersi dalle punture di zanzara utilizzando repellenti, indossando maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, soprattutto all'alba e al tramonto, e utilizzando zanzariere e aria condizionata/ventilatori".
"Gli operatori sanitari - si legge ancora nella nota diffusa dall'Ecdc - devono essere consapevoli della circolazione di questi virus e garantire una diagnosi precoce". Ad oggi, è disponibile un vaccino per la Chikungunya, mentre non esiste ancora una protezione vaccinale per il West Nile.
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