Attualità
26 agosto, 2025Secondo una stima di Legambiente, nei primi sette mesi del 2025 sono bruciati 30.988 ettari di territorio. Pari a 43.400 campi da calcio
Il sindaco di Ribera (Agrigento), Matteo Ruvolo, denuncia il disastro ambientale avvenuto sul Monte Sara, situato tra i territori comunali di Ribera e Cattolica Eraclea - nel Sud della Sicilia - colpito da un grave incendio, poi domato da canadair ed elicotteri antincendio. “Un crimine contro l'ambiente” ha dichiarato il primo cittadino, aggiungendo che "sono andati in fumo almeno tre quarti dell'intera superficie boschiva, vale a dire un migliaio di ettari di macchia mediterranea tra pini, eucalipti e cipressi”. Una prima stima dei danni riporta conseguenze “devastanti”, frutto di “un atto ignobile da parte dei piromani”, ha accusato Ruvolo.
Il sindaco ha già annunciato che chiederà alla Regione Siciliana un piano straordinario di ripiantumazione del polmone verde dei Monti Sicani, per il recupero ambientale e paesaggistico dell’area danneggiata. Ma gli incendi sono diffusi su una buona parte del territorio italiano. Legambiente riferisce nel rapporto “Italia in fumo” che nei primi sette mesi del 2025 sono bruciati 30.988 ettari di territorio, pari a 43.400 campi da calcio. Il Meridione sarebbe il più colpito dall’emergenza, con la Sicilia in cima alla classifica. Incendiari, ecomafiosi e crisi climatica tra le principali cause degli incendi boschivi. Temperature record, ondate di calore sempre più lunghe, e periodi di siccità estrema rendono i boschi sempre più vulnerabili e facilmente infiammabili.
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