Attualità
27 agosto, 2025Articoli correlati
La kermesse ufficialmente rinviata per "l'evoluzione della situazione geopolitica internazionale". Esultano i movimenti contro il riarmo: "Iniziative del genere sono un affronto per la Repubblica italiana, nata dalle ceneri di due guerre mondiali, e per Roma, da sempre crocevia di culture e dialogo tra i popoli"
Alla fine il Defence Summit di Roma non si farà. La fiera delle aziende della Difesa che si sarebbe dovuta tenere il prossimo 11 settembre a Roma, all’Auditorium della Musica, è stata rinviata a data da destinarsi. Ufficialmente, spiegano gli organizzatori, per “l’evoluzione della situazione geopolitica internazionale”. Ma il rinvio, secondo quanto scrive Il Manifesto, sarebbe stato dettato anche dalla mancata condivisione del ministro della Difesa Guido Crosetto, “sia dall’impostazione con cui l’evento era stato concepito”.
L’annullamento del Defence Summit è in parte una vittoria dei movimenti pacifisti; gli stessi movimenti che nelle scorse settimane hanno chiesto a gran voce al sindaco di Roma Roberto Gualtieri di vietare la kermesse. Alla fine hanno vinto (in parte) anche loro.
"Questa ‘fiera delle armi’, dove sarebbe andata in mostra, tra le altre cose, la stessa tecnologia militare che l’Italia fornisce a Israele per il genocidio in corso del popolo palestinese a Gaza e in Medio Oriente, soprattutto in questo momento storico, sarebbe stata scandalosa non solo all’Auditorium, perché in contrasto con le sue finalità statutarie, ma in qualunque sede — dichiara il Gruppo promotore “Stop Rearm Europe - Roma”, di cui fanno parte oltre 70 tra realtà di tipo associativo, movimenti e partiti —. L’evento pertanto dev’essere annullato in via definitiva”, perché iniziative del genere “sono un affronto per i diritti umani, per la Repubblica italiana, nata dalle ceneri di due guerre mondiali, e per la città di Roma, da sempre crocevia di culture e dialogo tra i popoli, dove è in corso il Giubileo e dove ancora risuonano i numerosi appelli alla Pace di Papa Leone XIV e Papa Francesco”.
Le battaglie di associazioni e movimenti pacifisti non finiscono qui: “La mobilitazione per la pace, per il disarmo e contro il riarmo è ormai permanente — afferma “Stop Rearm”, che oggi 27 giugno si riunirà alle 18 al Polo civico dell’Esquilino in assemblea —. Sarà in ogni sede e in ogni luogo per bloccare le politiche bellicistiche finchè queste non batteranno in ritirata. Laddove l’economia di guerra e l’autoritarismo minacciano Stato sociale e democrazia, la mobilitazione sociale permanente è l’ultimo baluardo per la tutela dei diritti e della libertà d’espressione”.
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