Attualità
6 agosto, 2025La protesta degli operai negli impianti in Missouri e Illinois è scoppiata dopo il rifiuto di una seconda proposta contrattuale. La divisione difesa di Boeing sta ampliando la produzione, per costruire nuovi caccia destinati all’Aeronautica militare statunitense
Sono oltre 3.200 i lavoratori della divisione militare di Boeing entrati in sciopero lunedì 4 agosto, incrociando le braccia negli impianti dell’area di St. Louis (Missouri) e Illinois, dove si assemblano i caccia F-15. Si tratta del primo sciopero del comparto militare dal 1996, quando i lavoratori si fermarono per oltre tre mesi. La protesta è stata indetta dal sindacato International Association of Machinists and Aerospace Workers (Iam) dopo che la seconda proposta contrattuale dell’azienda è stata respinta. Secondo Boeing, il contratto quadriennale avrebbe garantito una crescita media delle retribuzioni del 40%.
Ma il sindacato contesta le cifre: "Non stiamo costruendo tostapane", recita il cartello di Christy Williams, una dei manifestanti davanti ai cancelli dell'azienda. "Mettiamo a rischio i nostri corpi con un lavoro fisico in ambienti pieni di sostanze chimiche. Se davvero ci fosse un aumento del 40%, saremmo tutti già al lavoro. Smettetela di giocare con i numeri e dateci un contratto equo", ha dichiarato.
Nonostante le crisi legate agli incidenti aerei degli anni scorsi, nel primo semestre del 2025 l’azienda ha visto crescere sia i propri ricavi che il titolo in Borsa. In particolare, la divisione difesa ha beneficiato di un contratto da 20 miliardi di dollari con l’US Air Force per il nuovo caccia F-47A, che verrà costruito proprio a St. Louis. Boeing ha già comunicato di avere pronto un piano di emergenza con personale non sindacalizzato per far fronte allo stop.
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Schiava virtuale - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 31 ottobre, è disponibile in edicola e in app

