Per la prima volta la Triennale ospita un'esposizione dedicata allo stile di re Giorgio. Oltre 600 abiti per raccontare trent'anni di successi

Per la prima volta la Triennale apre i suoi spazi al mondo della moda. A Milano approda la tappa conclusiva della mostra su Girgio Armani, già proposta a New York, in Europa, Giappone e Cina. L'esposizione, curata da Germano Celant, è stata rivisitata ed ampliata rispetto a quella originaria del Guggenheim di New York. Gli abiti sono oltre 600, cui si aggiungono registrazioni audio e video ed una nutrita galleria di ritratti fotografici. Già di per sé scenografico l'allestimento del regista teatrale Robert Wilson, amico personale dello stilista. Lo spazio è diviso in due macro aree su due livelli, accoglie il visitatore in una foresta astratta di bambù luminescenti e lo trasporta in spazi onirici dove gli abiti sembrano galleggiare nell'aria. In esposizione la famosa giacca destrutturata, il look androgino dei tailleur color sabbia, le vetrine brillanti rosse, verdi e blu dove sono esposti gli accessori. Gli abiti da sera ricchi di ricami sono raggruppati in una folgorante apparizione, così come i richiami esotici dell'Estremo Oriente, dell'Africa, della Turchia nella sezione "East and West", con un trionfo di ricami, applicazioni di pietre dure e colori.

Evitato l'approccio cronologico, si è scelta piuttosto una suddivisione per temi: la luminosità, l'etnico, il bianco e nero, la femminilità, le scale cromatiche dei grigi e beige, l'esplosione del colore, il glamour e il famoso minimalismo, sul quale lo stesso Armani scherza: "si dice sempre che io sottraevo e non aggiungevo, ma avveniva quando non avevo una lira e quindi il minimalismo mi era molto comodo!", ha detto lo stilista piacentino durante la presentazione alla stampa.

Ricca la sezione dedicata all'immaginario cinematografico e al rapporto dello stilista con il cinema, con i guardaroba creati per decine di film e gli abiti di alta moda indossati nelle serate di gala. Alla recente cerimonia di consegna dei Golden Globe lo smoking Armani è stata quasi una divisa per gran parte degli uomini presenti, da Leonardo Di Caprio a Martin Scorsese, da Will Smith a Clint Eastwood e Warren Beatty, mentre in occasione della cerimonia degli Oscar di quest'anno è prevista, davanti ad un selezionatissimo pubblico di star, la presentazione della nuova collezione primavera/estate di haute couture Giorgio Armani Privé, un evento ad alto tasso di glamour al Green Acts Estate sabato 24 febbraio.

Infine, una curiosità: nella serata finale del Festival di Sanremo Michelle Hunziker indosserà alcune delle creazioni dell'archivio storico di Armani esposte in questa retrospettiva. La mostra resterà aperta alla Triennale fino al 1 aprile, poi sarà trasferita in un archivio permanente negli spazi ex Nestlè di via Borgognone: "regalerò tutto questo alla città di Milano - ha detto Armani - questi vestiti sono patrimonio di una città che mi ha dato la possibilità di crescere e diventare quello che sono".

Giorgio Armani
Triennale, viale Alemagna 6
20 febbraio - 1 aprile 2007
Catalogo Electa

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Il rebus della Chiesa - Cosa c'è nel nuovo numero dell'Espresso