Il comitato di redazione de L'Espresso è al fianco delle giornaliste e giornalisti di Repubblica, Stampa e dell’intero gruppo Gedi, solidale con la loro battaglia in difesa della dignità del lavoro, dell’identità delle loro testate e del pluralismo dell’informazione, sconcertato per il modo scellerato con cui l’editore – dopo anni di scelte che hanno indebolito via via l’azienda - ha deciso di liquidare l’attività editoriale, mettendo in scena quello che i comitati di redazione in queste ore hanno definito “un orribile spettacolo”.
Dopo la svendita de L’Espresso nel 2022 e la dismissione pezzo a pezzo di quella che era una preziosa rete di giornali locali diffusa in tutto il territorio, oggi si arriva alla cessione a un soggetto straniero, senza prospettive né garanzie per chi ci lavora, di tutte le attività editoriali che fanno capo a Exor tramite Gedi: i quotidiani Repubblica, Stampa, il sito HuffPost, e le radio Deejay e Capital. Un insieme di professionalità che rappresentano un valore insostituibile per l’intero Paese, di cui hanno raccontato e fatto la storia, e un presidio fondamentale della democrazia. Perché i giornali non sono merce qualsiasi, sono un pezzo del nostro patrimonio comune.
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