Cultura
11 gennaio, 2009Il made in Italy accusa la crisi economica globale. Ma la grande fiera della moda maschile, alla Fortezza da Basso di Firenze dal 13 al 16 gennaio, sfida il pessimismo. Celebra il legame tra moda e mondo del lavoro con una grande mostra, propone nuove soluzioni di stile oculate e sofisticate, e si presenta con un'allestimento festoso dal titolo 'Italia Meravigliosa'
Pitti Immagine, la moda maschile al tempo della crisi
Gli effetti della crisi economica si stanno già facendo sentire: molti negozi stanno chiudendo avverte Confcommercio, il made in Italy è entrato in una fase negativa, ammonisce l'Istat, da tessile all'abbigliamento alle calzature. Eppure Pitti Immagine Uomo, la grande fiera fiorentina della moda maschile in programma dal 13 al 16 gennaio 2009, guarda avanti, molto avanti, all’inverno 2009-10. Cosa accadrà tra un anno? Al Pitti arriveranno 30mila compratori da tutto il mondo e daranno un segnale. Tutto può accadere: la gente, da qui a dodici mesi, potrebbe aver ritrovato fiducia, ma il mercato ora come si comporterà? Si vedrà, inutile deprimersi più del necessario.
Il Pitti dunque prende il toro per le corna e realizza una serie di eventi, poco frivoli e molto sentiti in un’Italia che arranca. Dopo il rogo della Thyssenkrupp dove persero la vita sette operai nel dicembre del 2007, la Fondazione Pitti Discovery propone una mostra intelligente che racconta il connubio tra il mondo del lavoro e quello della moda. Spazio allora alle tute ignifughe dei pompieri, agli scafandri dei sommozzatori, ai caschi dei saldatori, ai grembiuli, agli elmetti, ai guanti di ferro per tagliare la carne. L’expo’ si inaugura il 13 gennaio (sarà aperta fino all’8 febbraio). Si intitola Workwear, lavoro, moda, seduzione ed è curata dal fotografo Oliviero Toscani insieme a La Sterpaia, Bottega dell’Arte della Comunicazione e Olivier Saillard del Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Il percorso espositivo si snoda all’interno della Stazione Leopolda, in un gioco di rimandi tra 70 modelli di prêt-à-porter (Krizia, Armani, Moschino, CP Company, Yamamoto) e 300 abiti da lavoro di brand tecnici (Proteco Sub, Fraizzoli, Lotto Works). Saranno proiettati video e film e si potranno vedere 15mila immagini selezionate dagli archivi dell’agenzia Corbis.
Alla Fiera del Pitti, come in ogni edizione che si rispetti, non mancherà la corsa al testimonial, che crea il solito pigia-pigia negli stands. La Rifle, noto marchio di jeans, ha ingaggiato Marco Simoncelli, il campione di moto classe 250 che, in sella a Gilera, ha vinto il Motomondiale 2008. Da questa prossima primavera ci sarà una linea di jeans, felpe, Tshirt chiamata Rifle Super Sic (dal soprannome del centauro, detto anche Super Pippo). Altro stand da non perdere quello della camiceria Delsiena, dove l’allestimento è curato dal fumettista bolognese Vittorio Giardino (collaboratore di molte testate tra cui L’Espresso, Repubblica e Vogue) che per l’occasione ha disegnato 4 pannelli colorati dedicati ai diversi usi della camicia.
Da notare, inoltre, tra le proposte Pitti anti-crisi, oculate e sofisticate, il recupero del kaki al posto del denim, proposto ad esempio dal brand americano Dockers San Francisco. Tra gli appuntamenti da non perdere anche la sfilata della precollezione donna di Giambattista Valli (il 15 gennaio, nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio) e quella uomo del designer americano Thom Browne (il 14 gennaio all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche). Intanto la Fortezza da Basso, dove si svolge la gran parte della manifestazione, si prepara ad accogliere 917 collezioni divise in 13 sezioni. Per l’occasione sarà decorata come una sagra paesana, con luminarie e festoni. L’allestimento si chiama “Italia Meravigliosa” ed è firmato dall’architetto Oliviero Baldini; un invito all'ottimismo, in tempo di crisi, che sa di berlusconismo e non a tutti è piaciuto.
Per ulteriori informazioni www.pittimagine.com
Il Pitti dunque prende il toro per le corna e realizza una serie di eventi, poco frivoli e molto sentiti in un’Italia che arranca. Dopo il rogo della Thyssenkrupp dove persero la vita sette operai nel dicembre del 2007, la Fondazione Pitti Discovery propone una mostra intelligente che racconta il connubio tra il mondo del lavoro e quello della moda. Spazio allora alle tute ignifughe dei pompieri, agli scafandri dei sommozzatori, ai caschi dei saldatori, ai grembiuli, agli elmetti, ai guanti di ferro per tagliare la carne. L’expo’ si inaugura il 13 gennaio (sarà aperta fino all’8 febbraio). Si intitola Workwear, lavoro, moda, seduzione ed è curata dal fotografo Oliviero Toscani insieme a La Sterpaia, Bottega dell’Arte della Comunicazione e Olivier Saillard del Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Il percorso espositivo si snoda all’interno della Stazione Leopolda, in un gioco di rimandi tra 70 modelli di prêt-à-porter (Krizia, Armani, Moschino, CP Company, Yamamoto) e 300 abiti da lavoro di brand tecnici (Proteco Sub, Fraizzoli, Lotto Works). Saranno proiettati video e film e si potranno vedere 15mila immagini selezionate dagli archivi dell’agenzia Corbis.
Alla Fiera del Pitti, come in ogni edizione che si rispetti, non mancherà la corsa al testimonial, che crea il solito pigia-pigia negli stands. La Rifle, noto marchio di jeans, ha ingaggiato Marco Simoncelli, il campione di moto classe 250 che, in sella a Gilera, ha vinto il Motomondiale 2008. Da questa prossima primavera ci sarà una linea di jeans, felpe, Tshirt chiamata Rifle Super Sic (dal soprannome del centauro, detto anche Super Pippo). Altro stand da non perdere quello della camiceria Delsiena, dove l’allestimento è curato dal fumettista bolognese Vittorio Giardino (collaboratore di molte testate tra cui L’Espresso, Repubblica e Vogue) che per l’occasione ha disegnato 4 pannelli colorati dedicati ai diversi usi della camicia.
Da notare, inoltre, tra le proposte Pitti anti-crisi, oculate e sofisticate, il recupero del kaki al posto del denim, proposto ad esempio dal brand americano Dockers San Francisco. Tra gli appuntamenti da non perdere anche la sfilata della precollezione donna di Giambattista Valli (il 15 gennaio, nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio) e quella uomo del designer americano Thom Browne (il 14 gennaio all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche). Intanto la Fortezza da Basso, dove si svolge la gran parte della manifestazione, si prepara ad accogliere 917 collezioni divise in 13 sezioni. Per l’occasione sarà decorata come una sagra paesana, con luminarie e festoni. L’allestimento si chiama “Italia Meravigliosa” ed è firmato dall’architetto Oliviero Baldini; un invito all'ottimismo, in tempo di crisi, che sa di berlusconismo e non a tutti è piaciuto.
Per ulteriori informazioni www.pittimagine.com
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