Si intitola "You talkin' to me", la mostra presso la A gallery di Parigi che raccoglie il lavoro di Steve Shapiro durante le riprese del 'Padrino' e di 'Taxi Driver'. Un incursione nei grandi miti del cinema Usa, forgiato dal talento di Martin Scorsese e Francis Ford Coppola e dai loro attori icona, Robert De Niro, Al Pacino e Marlon Brando

De Niro e Pacino sul set. Gli scatti di Steve Shapiro

Divo contro divo. Vite parallele e divergenti, spesso addirittura intercambiabili, Robert De Niro e Al Pacino. Tanto che quando le Bananarama compongono la loro hit cult degli anni Ottanta prima la scrivono come "Al Pacino's waiting", poi la incidono come "Robert De Niro's waiting". Ma le loro icone, le immagini che ne hanno consacrato la fama a livello mondiale, portano la stessa firma, quella del fotografo americano Steve Shapiro, 67 anni e tanti lavori pubblicati su "Newsweek", "Life", "Rolling Stone".

E' sua la foto simbolo di Taxi Driver. Robert De Niro nei ruolo di Travis Brickle in piedi davanti allo specchio e pistola in mano che recita un monologo in cui si rivolge alla sua immagine riflessa: "Ma dici a me? Ma dici a me? ... Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui..." Ed è sua anche la foto che ha fatto del Padrino un classico planetario: il baciamano con cui il giovane Michael Corleone, Al, Pacino diventa a tutti gli effetti il capo della famiglia.

Si dice che tra i due ci sia un duello senza tregua. Ai giornali raccontano invece di stimarsi. Si incrociano per poco, si sfiorano sullo schermo e sul set del Padrino e di Heat - dove evitano di comparire insieme nonostante siano i protagonisti - , poi le loro carriere continuano separate senza più incontrarsi. Nel portfolio di Shapiro le star sono De Niro e il suo tassista insonne Travis Brickle. Li segue nei loro giri solitari lungo le strade di una New York violenta e notturna. Gli scatti hanno un forte impatto emotivo, i toni del bianco e nero sono ruvidi, quasi realisti: graffiano, trasmettono inquietudine.

Sul set si muove liberamente e può scegliere su quali scene concentrare l'obiettivo. Le sue foto raccontano cosa c'è dietro le quinte di un capolavoro, l'intimità delle pause tra un ciak e l'altro. Marlon Brando sorridente al trucco mentre si trasforma nel boss più carismatico, diventato un modello per i mafiosi stessi, o mentre chiacchiera in compagnia di un timido Al Pacino. E ancora Martin Scorsese con in mano una pistola, quella che Robert De Niro punterà contro se stesso nel celebre monologo. E adesso "You talkin' to me" è il titolo della mostra che raccoglie il lavoro di Steve Shapiro durante le riprese del Padrino e di Taxi Driver, fino al 14 Maggio presso la A gallery di Parigi.

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Le crepe di Trump - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 13 giugno, è disponibile in edicola e in app