Pubblicità
Cultura
dicembre, 2012

Brad n.5, finalmente l'uomo oggetto

È la prima volta che un maschio pubblicizza un profumo femminile. E Brad Pitt, bellissimo, tenero e discinto, rappresenta oggi la necessità di una nuova forma di comunicazione. Dove non è obbligatorio che il messaggio erotico capace di vendere un prodotto arrivi da una donna

Un bellissimo uomo, Brad Pitt, nella magica grana del bianco e nero, guarda dritto verso di noi. Vestito in modo rilassato, consapevole della sua forza seduttiva e dell'erotismo che emana, recita o forse dovremmo dire sussurra, quelle parole che tutte le donne vorrebbero sentirsi dire, alla faccia della questione che imperversa su tutti i giornali e i blog femminili sulla questione del maschio Alfa, Beta o Omega. «Ma ovunque io vada ci sei tu. La mia sorte, il mio destino. Inevitabile». Alla fine della sequenza capiamo, però, che le parole sono rivolte a un profumo. Sono per Chanel N. 5.

È la prima volta che un uomo pubblicizza un profumo femminile e questo ci spiazza. E ci spiazza il fatto che Pitt sia così: quasi discinto. Tenero e guascone. Un poster pronto per essere attaccato nelle camerette delle adolescenti inquiete, ma anche negli armadietti chiusi a chiave nelle palestre e altrove di molte donne adulte, come facevano un tempo i meccanici nelle officine con le pin up: oggetto del desiderio senza se e senza ma.

Capace di ricordare simultaneamente il toy-boy autostoppista e ladro J.D. di "Thelma & Louise", nell'indimenticabile scena di sesso con Geena Davis, ma anche l'uomo impegnato e il bravo attore che è diventato oggi.

«Le considero autentiche "successioni" da quello che sono stato a quello che sono diventato: il compagno di vita di Angie, l'uomo che coltiva i suoi interessi umanitari e artistici. Un uomo del tutto diverso dal pischello che ero quando arrivai a Los Angeles. Avevo 300 dollari, una vecchia Datsum, uno zainetto e una filosofia di vita: guardare avanti».

Quello che per due volte è stato dichiarato l'uomo più sexy del mondo è oggi un attore riconosciuto, che ama l'architettura e che dopo l'uragano Katrina ha progettato Make it Right, ambizioso piano di ricostruzione urbana. Con Angelina Jolie, ragazza interrotta e star complicata, ha messo su famiglia: 3 figli naturali, 3 adottati. «La cosa più importante che ho fatto».

Ecco l'uomo che tutte vorremmo anche solo per una di quelle "scopate senza cerniera" teorizzate da Erica Jong nella preistoria della liberazione sessuale: un miscuglio formidabile di tutte le lettere dell'alfabeto. Uno dei pochissimi capace, a fianco di una donna protagonista di cui si apprezzano molte qualità ma si conoscono anche i difetti, di non porsi il problema di chi in casa porti i pantaloni.

Ogni tempo ha bisogno di narrazioni diverse e la comunicazione, sempre pronta a dare forma a sogni e desideri, registra veloce l'evoluzione nei comportamenti di genere. Quasi prossime a sfondare il famoso soffitto di cristallo per salire verso i piani alti, le donne, consapevoli di essere il motore di tante carriere maschili (cosa sarebbe Barack Obama senza Michelle e senza Hillary?) sono ormai stufe di quelle immagini pubblicitarie che le vedono preoccupate solo di profumarsi e spogliarsi per piacere a lui.

Così un profumo nato nel 1921 continua a essere il più venduto nel mondo. «Un profumo da donna che sappia di donna», decise l'indipendente e anticonvenzionale Coco: «Che la donna dovrebbe indossare dove desidera essere baciata». Racchiuso in quella boccetta che, con la sua assolutezza, aveva fatto invecchiare tutti i flaconi delle altre essenze.

Icona leggendaria del XX secolo, nel XXI secolo sterza e offre alle donne l'immagine di un uomo come oggetto del desiderio. E appare tutto molto naturale. Anzi, come mai non è successo prima che fosse un uomo a farci pensare che qualche goccia di Chanel N. 5 possa ancora una volta rinnovare il rito del desiderio? Un desiderio alla pari, liberi di scegliere quale ruolo svolgere e verso quale genere indirizzarlo. Quel desiderio che non è solo la conquista del corpo dell'altro, ma uno dei più formidabili motori dell'evoluzione umana.

L'edicola

La pace al ribasso può segnare la fine dell'Europa

Esclusa dai negoziati, per contare deve essere davvero un’Unione di Stati con una sola voce

Pubblicità