Archeologia, nel Canale di Sicilia scoperti resti di quasi 10mila anni fa

Cover image
Cover image

Un monolito di 12 metri di lunghezza, adagiato sul fondo del mare a circa 40 metri di profondità è stato trovato sui fondati del Canale di Sicilia grazie agli indizi raccolti dai geologi dell'OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) di Trieste. Il ritrovamento di questo grosso blocco di pietra lavorato, che presenta fori regolari su alcuni dei suoi lati e un foro che lo attraversa per intero in una sua estremità, testimonia la presenza di antiche popolazioni in questo lembo del Mediterraneo, circa 9.500 anni fa, quando il livello globale del mare era più basso di oltre 40 metri. Quello identificato nel Canale di Sicilia, tra Pantelleria e le coste siciliane, è uno dei siti sommersi più antichi finora conosciuti, di età Mesolitica, coevo alle strutture di Gobekli Tepe in Turchia, il primo esempio noto di tempio in pietra.

Un monolito di 12 metri di lunghezza, adagiato sul fondo del mare a circa 40 metri di profondità è stato trovato sui fondati del Canale di Sicilia grazie agli indizi raccolti dai geologi dell'OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) di Trieste. Il ritrovamento di questo grosso blocco di pietra lavorato, che presenta fori regolari su alcuni dei suoi lati e un foro che lo attraversa per intero in una sua estremità, testimonia la presenza di antiche popolazioni in questo lembo del Mediterraneo, circa 9.500 anni fa, quando il livello globale del mare era più basso di oltre 40 metri. Quello identificato nel Canale di Sicilia, tra Pantelleria e le coste siciliane, è uno dei siti sommersi più antichi finora conosciuti, di età Mesolitica, coevo alle strutture di Gobekli Tepe in Turchia, il primo esempio noto di tempio in pietra.

LEGGI ANCHE

L'edicola

Ustica: la verità sulla strage - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso

Il settimanale, da venerdì 11 aprile, è disponibile in edicola e in app