
Parliamo di Filippo Bisciglia, 42 anni, letteralmente sconosciuto a coloro che non si posizionano davanti al piccolo schermo estivo ma praticamente un eroe per gli amanti compulsivi di trash un tanto al chilo targato regina Maria. “Temptation Island” è uno scoglio di nulla segnato nella toponomastica dell’assurdo televisivo che ha un seguito del peso di svariati milioni di spettatori. In sintesi vi si racconta, in formato reality, le vicende di coppie di fidanzati che per testare la solidità del loro amore anziché parlarsi e andare fuori a cena preferiscono farsi tentare da vari pretendenti single scritturati ad hoc. Chi cede cede, chi non cede è uguale tanto per tutti c’è Filippo, il mediano di Canale 5, “nato senza i piedi buoni, con dei compiti precisi”. Come cantava il buon Ligabue.
Il nostro, ex Grande Fratello e testimonial di poker online, viene nutrito a pane, acqua e adulteri e in quell’unico mese di visibilità televisiva ha un compito ben preciso: indossare pantaloni che mostrino le caviglie e porgere ai concorrenti in lacrime la video prova del tradimento, almeno col pensiero. Certo, sarebbe ingeneroso confinare il suo ruolo solo al semplice gesto.
Bisciglia infatti stringe anche gli occhi, parla di sé in terza persona e cerca a suo modo di distinguersi da Graham, il personaggio impomatato di “Unreal” a cui peraltro assomiglia in maniera fisicamente imbarazzante.
Alla fine le coppie partecipanti all’inutile show prendono una decisione, generalmente per amor di copione tendente al tiro libero dell’insulto per puntare a uno sprazzo di labile visibilità nella stampa da parrucchiere. Bisciglia invece dopo aver lanciato “i falò di confronto” riuscendo generalmente a rimanere impassibile dinnanzi all’umana follia, impacchetta se stesso e torna nell’oscurità fino alla prossima edizione. Come un vampiro buono, che ha il suo personale aglio nella fedeltà altrui.